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Cresciuto calcisticamente con Wenger, ha vinto tutto in Italia e con la nazionale transalpina
Gli anni a cavallo tra la fine dello scorso millennio e il nuovo sono considerati da molti quelli della Golden Era del football. Oltre alla grandissima esposizione sui media, che contribuisce a far diventare definitivamente il calciatore una super star, è il periodo in cui i manti erbosi d’Europa, e non solo, pullulano di campioni con la C maiuscola. Uno di questi è senza dubbio Lilian Thuram, uno dei protagonisti assoluti della stellare nazionale francese di quegli anni.
Lilian nasce a Pointe-à-Pitre, nelle Antille Francesi, e passa l’infanzia vivendo in estrema povertà insieme ai suoi quattro fratelli. A nove anni si trasferisce vicino Parigi con sua madre dove inizialmente si dedica all’atletica leggera, capendo ben presto che la sua strada passerà per il calcio. Nel 1988 viene notato dal Monaco, che non se lo lascia scappare: esordirà appena 19enne e rimarrà con i monegaschi fino al 1996. Qui, alla corte di Arsene Wenger, Lilian Thuram si dimostra uno dei giovani più promettenti di Francia, troppo forte per rimanere ancora in un campionato tutto sommato non di primissima fascia. Per il difensore si aprono le porte della Serie A: dopo un serrato braccio di ferro tra Parma e Juventus, sono gli emiliani ad aggiudicarsi le prestazioni sportive del ragazzo.
Con i Ducali rimane per cinque stagioni in cui alza una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa. Difensore dalle grandi doti tecniche oltre che fisiche, in questio periodo si consacra come uno dei migliori interpreti del ruolo. Con il passare degli anni viene anche utilizzato terzino destro, ruolo in cui mostra un atletismo fuori dal comune. Allo stesso tempo diventa una colonna portante della nazionale francese, dove esordisce nel 1994. Si rende protagonista prima della vittoria Mondiale del 1998, quando in semifinale contro la Croazia segna la doppietta che ribalta il risultato, e poi nella vittoria dell’Europeo del 2000. È ancora oggi il calciatore con il maggior numero di presenza con la maglia Bleus. Nell'estate del 2001 passa alla Juventus dove rimarrà fino allo scandalo di Calciopoli, quando decide di cambiare aria e trasferirsi al Barcellona. Qui gioca per due stagioni poi, in procinto di passare al Psg, gli viene diagnosticata una malformazione cardiaca che lo porta a decidere di appendere gli scarpini al chiodo.
Thuram, campione eccezionale dentro e fuori dal campo, viene ricordato anche per l’impegno profuso nel sociale. Ambasciatore Unicef dal 2010, si batte da anni per i diritti degli ultimi e dei dimenticati, oltre ad aver appoggiato diverse campagne in favore dell’indipendentismo catalano.
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