Marc Girardelli, sciatore e campione poliedrico

Marc Girardelli, sciatore e campione poliedrico

Austriaco di origine italiana ma passaporto lussemburghese capace di trionfare in tutte le specialità: discesa, Super-G, gigante e slalom, con in più la combinata

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In un vecchio sketch televisivo di fine anni Ottanta, Marco Columbro da finto speaker di un imprecisato telegiornale dava notizie di Coppa del Mondo di sci, sottolineando il fatto che spesso gli sciatori italiani avevano cognomi quasi impronunciabili di origine germanica e al tempo stesso quelli di alcuni sciatori svizzeri o austriaci sembravano talmente italiani da confondere il pubblico che assisteva alle gare attraverso il televisore. Marc Girardelli era uno di questi: cognome che avremmo trovato comune accanto al nostro sul citofono della palazzina nella quale abitiamo, accoppiato a un nome da tre consonanti su quattro lettere.

Girardelli, un cognome, tre “nazionalità”

Nato il 18 luglio 1963 a Lustenau, in Austria, la sua famiglia aveva origini in Valsugana. Un’Italia quasi di confine, ma pur sempre Italia, a metà strada tra Bolzano e Venezia. Proprio una polemica tra la famiglia e la Federazione austriaca circa l’educazione del precocissimo talento sciistico di Marc, portò il ragazzino a gareggiare con i colori del Lussemburgo, inaugurando un contenzioso che si trascinò per vari anni. Potremmo considerare la vicenda come una di quelle curiosità che a volte contribuiscono a incorniciare la sostanza di una leggenda sportiva. Quando parliamo di Girardelli chiamiamo in causa la storia di uno capace di trionfare in tutte le specialità classiche dello sci alpino: discesa, Super-G, gigante e slalom, con in più la combinata. La prestigiosa sequela ha inizio il 27 febbraio 1983 con lo slalom di Gällivare, ossia il primo di quarantasei successi in Coppa del Mondo, assortiti in sedici slalom, sette gigante, nove super-G, tre discese e undici combinate. Sic.

Il punto debole di Girardelli

Un campione straordinario, con un evidente tallone d’Achille in carriera: i Giochi Olimpici invernali, oltre a qualche gara del Mondiale. Marc Girardelli in effetti perse alcune edizioni olimpiche, a causa dei conflitti tra le federazioni; a questo aspetto si aggiunsero dei veri e propri flop, come a Calgary nel 1988. Di conseguenza, il suo carniere in quest’ambito ammonta a due argenti in gigante e in Super-G, entrambi ottenuti ad Albertville nel 1992. Nessun Oro olimpico quindi per Marc Girardelli e di conseguenza per la federazione lussemburghese. Decisamente più ricca, anche se non in linea con i risultati in Coppa del Mondo, la bacheca di Girardelli ai Mondiali: quattro medaglie d’oro, altrettante d’argento e tre di bronzo, il che vuol dire che si è ritrovato sul podio in tutte le sei edizioni disputate fra Bormio 1985 e Sierra Nevada 1996 con tre ori nella combinata, cartina di tornasole della sua versatilità sciistica.

I record di Girardelli

Tornando all’ambito in cui ha conosciuto la longevità dei trionfi, Marc Girardelli, nel dettaglio, stabilì un record assoluto, cioè la vittoria in cinque edizioni della Coppa del Mondo generale: 1985, 1986, 1989, 1991 e 1993, più tre Coppe di specialità in slalom, una in gigante, due in discesa e quattro in combinata. Nulla più di queste cifre e di questa “spalmatura” in ordine cronologico dà l’idea della poliedricità di questo atleta, la dote che gli consentiva di sfidare e spesso battere i migliori specialisti di ogni ambito, per questo in Italia abbiamo ancora viva la memoria delle tante sfide con Alberto Tomba, nello Slalom e nel Gigante, specialità nelle quali lo sciatore bolognese è stato considerato l’uomo da battere per un decennio.

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