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Roma vs Napoli - Serie A TIM 2021/2022

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse
24 Ottobre 2021 Roma, Italia
sport calcio
Roma vs Napoli - Campionato di calcio Serie A TIM 2021/2022 - Stadio Olimpico. 
Nella foto: Luciano Spalletti coach (SSC Napoli)

Photo Fabrizio Corradetti / LaPresse
October 24st, 2021 Rome, Italy
sport soccer
Roma vs Napoli - Italian Football Championship League A TIM 2021/2022 - Olimpico stadium.
In the pic: Luciano Spalletti coach (SSC Napoli)© LAPRESSE

Serie A, promossi e bocciati dopo dieci giornate

Al di là dei numeri e delle classifiche, quali squadre e quali personaggi hanno fatto meglio o peggio rispetto al previsto? Si va da Spalletti ad Allegri...

29 ottobre 2021

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Con la vittoria del Napoli sul Bologna sono state completate le prime dieci giornate della Serie A 2021-22 e già si può fare un piccolo bilancio che vada al di là dell'evidenza dei numeri e delle classifiche. In altre parole, chi ha fatto molto meglio o molto peggio rispetto alle proprie potenzialità? 

Le squadre

Fra le squadre promosse, in relazione alle aspettative, la più promossa di tutte è il Milan anche se nelle ultime partite ha dato segnali di cedimento. In testa alla classifica con una rosa da quarto posto, ad essere generosi, e con tante assenze da gestire. Interessante anche la stagione della Fiorentina di Italiano, per la qualità del gioco prima ancora che per i punti, per il resto nessun club ha davvero fatto meglio del previsto anche se l'Empoli di Corsi e Andreazzoli merita complimenti. Molto più facile indicare chi ha deluso, a partire ovviamente dalla Juventus: a 13 punti dalla vetta della classifica ed in totale crisi di identità, ha comunque una rosa da scudetto. Meno bene del previsto il Torino, che comunque Juric ha adesso saldamente in mano e che sta crescendo, molto male Sampdoria e moltissimo male il Cagliari, che ha buttato via parecchie partite. 

Gil allenatori

Per quanto riguarda i protagonisti del gioco, dirigenti, allenatori e calciatori, il migliore di queste prime dieci giornate è Spalletti: non perché il Napoli in testa sia una sorpresa, i giocatori sono quasi tutti forti, ma perché l'allenatore toscano ha saputo smussare, almeno in apparenza, alcuni aspetti (per non dire limiti) della sua personalità e adesso per la prima volta in carriera, a quasi 63 anni, potrebbe vincere lo scudetto. Fra i tecnici menzione d'onore anche per Pioli e Dionisi, mentre fra i giocatori chi ha davvero sorpreso in positivo è Tonali, che dopo le incertezze dell'anno scorso ha preso in mano il gioco del Milan, oltre a Osimhen che era forte ed è diventato fortissimo, e a Dzeko che sembrava al capolinea ma è diventato la base della manovra dell'Inter.

Il più deludente di tutti, come personaggio singolo, è stato Max Allegri: risultati scadenti, gestione discutibile dei giocatori migliori, un progetto che forse non è nelle sue corde di allenatore-gestore. Fra i giocatori molto sotto al suo standard Belotti, in uscita dal Torino, Lautaro Martinez che magari con il rinnovo tornerà ad essere decisivo per l'Inter, ed Ibrahimovic, a quarant'anni più personaggio che calciatore. A metà strada, cosa strana per un personaggio estremo come lui, José Mourinho: ha riportato la Roma al centro dell'attenzione, come solo lui sa fare, ed anche in zona Champions, ma non è felicissimo di ciò che gli è stato messo a disposizione. Lui rimandato.

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