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F1 Las Vegas: vince Verstappen, Leclerc secondo

Il campione olandese conquista con la sua Red Bull anche Las Vegas ed eguaglia le 53 vittorie in carriera di Sebastian Vettel. Secondo Leclerc (Ferrari) davanti a Perez, terzo. Sainz sesto davanti alle Mercedes di Russell e di Hamilton

20 novembre 2023

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Red Bull: la vittoria di Verstappen e il terzo posto di Perez

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Una gara divertente. Così Verstappen ai microfoni di Sky ha definito il Gp di Las Vegas, che ha visto il campione olandese protagonista fin dalle primissime fasi.

Al via della gara, infatti, Verstappen parte molto bene ma al momento di affrontare curva 1 commette l’errore di allargare troppo la traiettoria, spingendo Leclerc oltre la linea bianca. Una manovra troppo aggressiva da parte del tre volte campione del mondo olandese, che la Direzione Gara decide di punire infliggendo a Verstappen una penalità di cinque secondi da scontare in occasione della prima sosta ai box, alla luce anche del fatto che in occasione della Safety Car (entrata in pista per rimuovere i detriti lasciati in pista dalla McLaren di Lando Norris, andato in barriera in curva 14) Max decide di non restituire la posizione al pilota monegasco della Ferrari.

Nel corso del primo stint di gara Verstappen non riesce a scappare via (con Leclerc che riesce a restare sotto i due secondi di distacco), quasi come se la sua Red Bull accusasse un po' di difficoltà con le gomme medie. Una sensazione che diventerà una certezza a partire dal quindicesimo giro, quando il ferrarista improvvisamente arriverà a guadagnare quasi un secondo su Verstappen, entrando in zona DRS, evidenziando un miglior passo gara con le gomme medie rispetto alla Red Bull del campione olandese.

Verstappen prova a resistere, ma già nel corso del sedicesimo giro non può nulla nei confronti di Leclerc, che con la sua Rossa supera la Red Bull numero 1 lungo il rettilineo della Strip, andando così a conquistare la testa della gara, con il campione olandese che al termine della tornata si ferma prontamente ai box per scontare la penalità e al contempo montare un set di gomme dure nuove, rientrando in nona posizione.
Dopo i primi giri di riscaldamento richiesti dalla gomma dura, Verstappen comincia progressivamente a rimontare, salendo al settimo posto nel corso del 21°giro (dopo aver superato l’Alfa Romeo di Zhou e al contempo approfittando della sosta dell’Alpine di Ocon), che diventerà poi sesto nel corso del 23°giro grazie al sorpasso ai danni dell’Alpine di Fernando Alonso.
Nel corso del 24°giro Verstappen in scia alla Mercedes di George Russell sale al quinto posto dopo aver superato la Ferrari di Carlos Sainz Jr, e quel punto comincia un duello con il giovane pilota inglese della Mercedes, che porterà nel corso della tornata successiva (25°giro) a un contatto tra i due in curva 14, dopo che Verstappen aveva tentato un attacco vincente alla Mercedes numero 63, con Russell che aveva effettuato la traiettoria ignorando che alla sua sinistra ci fosse la Red Bull del tre volte campione del mondo inglese.

Se Verstappen accusa il danneggiamento della bandella di destra dell’ala anteriore, anche Russell dopo il contatto accusa un danno all’ala anteriore. Inevitabile l’ingresso in pista della Safety Car per rimuovere i detriti in pista, in quello che sarà il momento decisivo della gara.

Se Leclerc (fermatosi ai box nel corso del 21°giro) decide di restare in pista, sia Verstappen che il compagno di squadra Perez (risalito fino al secondo posto dopo che al via il testacoda dell’Alfa Romeo di Valtteri Bottas (originato a sua volta da un testacoda al via dell’Aston Martin di Fernando Alonso) gli aveva danneggiato l’ala anteriore) decidono di tornare ai box per montare un ulteriore set di gomme dure nuovo.

Una volta ripartita la gara se da una parte nel corso del 33°giro Perez con gomma nuova supera Leclerc sul rettilineo della Strip prendendosi la testa della corsa (salvo poi venir nuovamente superato dal pilota monegasco della Ferrari nel corso del 36°giro), Verstappen nel corso del 32°giro supera Gasly salendo al quarto posto, che diventerà poi terzo nel corso del 34°giro dopo il sorpasso nei confronti della McLaren di Oscar Piastri.

Si prospetta a sedici giri dal termine una corsa per la vittoria a tre tra la Ferrari di Leclerc e le Red Bull di Perez e di Verstappen, con il campione olandese che supera prima il compagno di squadra messicano nel corso del 36° giro, e poi Leclerc nel corso del 37°giro, tornando così in testa alla gara , che manterrà fino all’esposizione della bandiera a scacchi.
Verstappen non esiterà a mettersi a disposizione della squadra rallentando nel corso dell’ultimo giro per mettere a disposizione la propria scia a favore del compagno di squadra Sergio Perez (salito al secondo posto nel corso del 43°giro approfittando di un bloccaggio di Leclerc in curva 11, prima di affrontare il lungo rettilineo della Strip), che nel corso delle ultime tornate vede il progressivo ritorno del pilota monegasco, riportatosi a pochi decimi da Checo con l’obiettivo di riconquistare il secondo posto. Cosa che si concretizzerà in fondo al rettilineo della Strip, quando Leclerc riuscirà a staccare meglio in curva 14, conquistando il secondo posto ai danni del pilota messicano, che chiuderà al terzo posto.

Se Verstappen grazie alla vittoria del Gp di Las Vegas (18° successo stagionale) riesce sia ad eguagliare le 53 vittorie conseguite in carriera dal quattro volte campione del mondo tedesco Sebastian Vettel (salendo al terzo posto nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi), sia a regalare alla Red Bull il record di 20 vittorie stagionali (mai finora stabilito da un costruttore nell’arco di una singola stagione), bisogna dare atto anche a Perez di aver effettuato una buona corsa, viste le difficoltà patite in partenza per via dell’ala anteriore danneggiata.

©@redbullracing

Se indubbiamente fa male il sorpasso patito ai danni di Leclerc nel corso dell’ultima tornata (che bissa il sorpasso subito ad opera dell’Aston Martin di Alonso nella precedente gara di campionato a Interlagos), grazie al risultato odierno Perez conquista matematicamente il secondo posto in Classifica Piloti, visti i 41 punti che lo separano da Hamilton a una sola gara dal termine del campionato, regalando così un uno-due in Classifica Piloti che la Red Bull fino ad oggi non aveva mai ottenuto, a conferma dell’evidente superiorità stagionale della RB19, capace di vincere ben 20 delle 21 gare finora disputate.

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