Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
La Formula 1 approda al Miami International Autodrome per la terza edizione del Gp di Miami, sesta prova del Mondiale 2024, che vedrà anche la disputa della seconda Sprint stagionale
Una pista a prova di Red Bull. O meglio, di Verstappen. Nelle due edizioni del Gp di Miami fin qui disputate al Miami International Autodrome a prevalere è sempre stato il tre volte campione del mondo olandese, che ha potuto contare su una monoposto capace di trovare il perfetto equilibrio nell’assetto tra il primo settore (caratterizzato da una serie di curve veloci), e il lento e tortuoso secondo settore. Alla luce di tutto ciò, è impossibile non considerare la Red Bull l’assoluta favorita d’obbligo per la terza edizione del Gp di Miami, a cui la Formula 1 si presenta dopo la doppia tappa asiatica di Giappone e Cina, che ha visto la scuderia austriaca dominare letteralmente in pista, potendo contare su una monoposto di valore del calibro della RB20, e su un Max Verstappen in assoluto stato di forma. Se a questo aggiungiamo che con la monoposto attuale la Red Bull sembra aver perfezionato anche la percorrenza delle curve lente, ecco quindi che la gara di Miami potrebbe rappresentare per Verstappen una nuova passeggiata in solitaria, con Sergio Perez candidato a un potenziale secondo gradino del podio.
Alle spalle della Red Bull dovremmo trovare Ferrari e McLaren. Se la scuderia di Maranello (che si presenta a Miami con una livrea speciale per festeggiare i 70 anni di presenza nel mercato nord americano, e che da questa gara schiera il nuovo title sponsor HP) ha deciso di rinviare alla prossima gara in programma ad Imola il debutto del nuovo pacchetto di aggiornamenti convinta di poter comunque fare una buona gara (anche se non al livello della Red Bull) a patto di riuscire ad ottimizzare l’assetto (cosa non riuscita nell’ultima gara di campionato in Cina), grande attesa c’è in casa McLaren per il nuovo pacchetto di aggiornamenti che il team di Woking ha portato a Miami (e che per il momento riguarda la carrozzeria e il fondo), sebbene la presenza della gara Sprint (e di una sola sessione di prove libere) probabilmente non aiuterà Norris o Piastri a valutare correttamente l’efficacia del nuovo pacchetto.
Se Aston Martin e Mercedes si presentano a Miami senza alcuna novità tecnica rilevante, merita comunque di essere tenuta d’occhio la squadra di proprietà di Lawrence Stroll, che la scorsa stagione fece molto bene al Miami International Autodrome, e che quest’anno su una pista dove il degrado non è molto alto, potrebbe tutto sommato ben figurare, potendo contare su un pilota di assoluto talento del calibro di Fernando Alonso, desideroso di bissare il podio ottenuto lo scorso anno, in una stagione che finora gli ha regalato come miglior risultato il quinto posto conseguito in Arabia Saudita.
Da rilevare peraltro che proprio nella giornata odierna (alle 8 di mattina ora americana, le 14 ora italiana) verrà discussa la revisione richiesta dall’Aston Martin in merito alla penalità inflitta dai commissari a Fernando Alonso al termine della Sprint del Gp di Cina, quando il pilota asturiano venne sanzionato con dieci secondi (scontati al termine della Sprint, nonostante il ritiro) e con tre punti di penalità sulla Superlicenza, essendo stato ritenuto il principale responsabile del contatto con il connazionale Carlos Sainz Jr (Ferrari).
1 di 7
AvantiCondividi
Link copiato