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Lando Norris e la prima vittoria in Formula 1© @McLarenF1

Lando Norris e la prima vittoria in Formula 1

Dopo 110 gare il giovane talento della McLaren festeggia il suo primo successo nella massima serie motoristica precedendo a Miami Verstappen (Red Bull) e Leclerc (Ferrari). Perez quarto, retrocesso al quinto posto Sainz

McLaren e il ritorno alla vittoria con Norris

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Una corsa perfetta. Dopo 110 gare finalmente Lando Norris conquista a Miami la sua prima vittoria in Formula 1 (regalando al Team Principal Andrea Stella l’emozione della prima vittoria nel suo attuale incarico e alla McLaren un successo che mancava dal Gp d’Italia 2021, quando il team di Woking conquistò a Monza una preziosissima doppietta con Ricciardo davanti al 24enne talento inglese originario di Bristol) che conferma la bontà del nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto in questa gara (nuovo fondo, nuove bocche dei radiatori, nuova filosofia delle pance, nuova sospensione e ala anteriore), e di cui si erano già intravviste le potenzialità già nel corso della Sprint Qualifying del venerdì, con il miglior tempo conquistato in SQ2, poi vanificato da una serie di errori in SQ3.

Se al via della gara Norris (partito quinto) perde una posizione a beneficio del compagno di squadra Piastri (partito sesto e salito nelle prime curva al terzo posto approfittando della partenza troppo arrembante di Sergio Perez, retrocesso dal terzo al quinto posto) scendendo in sesta posizione, giro dopo giro il giovane talento inglese riesce a mettere sempre più pressione a Perez, pur non riuscendo a superarlo. In seguito ai vari cambi gomme degli avversari che si fermano ai box per passare dalle gomme medie alle gomme dure (Perez nel corso del 19°giro, Leclerc al 20°giro, Verstappen al 24°giro, e infine Sainz e Piastri nel corso del 28°giro) Norris riesce a passare in testa alla gara, in attesa di doversi fermare a sua volta ai box. È proprio in questa fase, però, che si verifica l’episodio che di fatto deciderà la sua gara: nel corso del 29°giro si verifica un incidente in curva 1 tra la Williams di Logan Sargeant e la Haas di Kevin Magnussen innescato da quest’ultimo, con il pilota americano della Williams costretto al ritiro. La Direzione Gara si vede quindi costretta a mandare in pista la Safety Car, con Norris che riesce così ad effettuare la sosta (con tempo dimezzato rispetto agli avversari) montando un set di gomme dure e a rimanere davanti a tutti.
L’attenzione va al momento della ripartenza (33°giro) quando in tanti si aspettano che Verstappen possa andare ad attaccare il giovane talento della McLaren. Non sarà così. Non solo la Red Bull del campione olandese sembra soffrire a sorpresa la gomma dura, ma lo stesso Norris si rivelerà essere perfettamente a suo agio con la mescola in questione scappando via, ed allungando con facilità nei confronti di Verstappen giro dopo giro, arrivando così a vincere la gara con ben 7”610 sulla Red Bull del tre volte campione olandese.

Comprensibile l’emozione e la gioia al termine della gara, con Norris (festeggiato a fine gara da molti colleghi, come possiamo vedere nel tweet sopra pubblicato), che, intervistato dal campione del mondo 2009 Jenson Button prima del podio, non ha nascosto quanto avesse aspettato da tanto tempo questa vittoria, alla fine arrivata, dichiarando che già da venerdì era consapevole che la macchina (dotata del pacchetto di aggiornamenti introdotto in questa gara) aveva il passo per vincere, e che se è vero che qualche errore qua e l’ha può averlo commesso nel corso del weekend, alla fine però assieme alla squadra è riuscito a mettere insieme tutto e a vincere. Norris, nel salutare i suoi genitori, ha voluto dedicare la sua prima vittoria alla McLaren, dichiarando di essere rimasto nel team di Woking perché credeva nella sua squadra, così come il suo team credeva in lui, affermando che alla fine hanno vinto tutti insieme.

In una successiva intervista Norris ha poi raccontato che già alla fine del primo stint si era reso conto di avere il passo più veloce di tutti, e che questa vittoria è frutto di tanto lavoro, di cui alla fine in gara si sono visti i frutti. Il giovane talento della McLaren ammette che indubbiamente la tempistica dell’ingresso della Safety Car può averlo aiutato, ma a volte tutto questo può dipendere anche dalla strategia scelta assieme con la squadra, così come del lavoro fatto nell’ultima settimana nel gestire le gomme, per sfruttare un’occasione come quella occorsa nella presente gara di Miami. Norris ha infine dichiarato di essere grato nei confronti di tutte quelle persone che lo hanno sempre supportato dedicando a loro la vittoria, ma anche di essere contento di essere riuscito a dimostrare a quelle persone che non credevano a lui che alla fine avevano torto.

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Se Norris può finalmente festeggiare la sua prima vittoria in carriera, Oscar Piastri esce da Miami con il tredicesimo posto finale. Partito sesto, al via il giovane pilota australiano era salito nelle prime curve addirittura al terzo posto approfittando della partenza piuttosto arrembante di Perez, riuscendo perfettamente a tenere alle sue spalle la Ferrari di Carlos Sainz Jr. Nel corso delle tornate successive Piastri era riuscito poi a salire al secondo posto in occasione della sosta di Leclerc, arrivando dal 24°al 28° giro a guidare il Gp di Miami, una volta che Verstappen si era fermato ai box per effettuare la sosta. Fermatosi ai box in contemporanea con la Ferrari di Sainz nel corso del 28°giro per montare un set di gomme dure, alla ripartenza Piastri (dotato di una monoposto su cui era stata montata solamente la metà del pacchetto di aggiornamenti introdotto da McLaren in questa gara) sembra soffrire maggiormente con la nuova mescola, con Sainz che già nel corso del 35°giro prova a superare il giovane pilota australiano (con Piastri pronto a spingerlo in frenata fuori pista, come possiamo vedere dal tweet sopra pubblicato), salvo poi nel corso del 39°giro dar vita a un duello piuttosto acceso, che porterà il pilota spagnolo della Ferrari a salire al quarto posto, con Piastri costretto a rientrare ai box a sostituire l’ala anteriore danneggiata nel corso del duello, andando a chiudere la gara in tredicesima posizione.
Nelle ore successive sia Piastri che Sainz verranno convocati in merito al duello occorso in pista dai commissari, i quali alla fine attribuiranno la responsabilità dell’incidente al pilota spagnolo della Ferrari, comminandogli una penalità di cinque secondi (più un punto sulla Superlicenza), che retrocederà Sainz dal quarto al quinto posto finale.

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In conclusione, quindi, la McLaren esce da Miami consapevole della bontà del nuovo pacchetto di aggiornamenti introdotto (fondamentale per la vittoria di Norris), ma anche che per via dell’asfalto liscio che caratterizza il circuito cittadino non permanente del Miami International Autodrome solamente le prossime gare saranno fondamentali per capire se quella del team di Woking sia stata una vittoria isolata o casuale, o se davvero il Mondiale di Formula 1 può aver trovato una terza contendente per il titolo assieme a Red Bull e a Ferrari, potendo contare non solo su Oscar Piastri, ma anche e sopratutto su un talento inglese. Un talento chiamato Lando Norris.

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