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Il campione olandese si aggiudica il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna con soli 725 millesimi di vantaggio sulla McLaren di Lando Norris. Terza la Ferrari di Leclerc, che ha preceduto Piastri (McLaren) e Sainz (Ferrari)
L’ennesima gara da dimenticare. Dopo aver impressionato nella giornata del venerdì nel corso delle prove libere, la Mercedes dopo una qualifica un po' sottotono chiude il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna al sesto e al settimo posto, con Lewis Hamilton davanti a George Russell, staccati rispettivamente di 35”104 e 47”154 dalla Red Bull di Max Verstappen. Un distacco troppo pesante per il team tedesco (che a Imola aveva portato alcuni aggiornamenti), che nel corso della gara non ha mai dato la seria impressione di poter lottare per il podio, con Russell regolarmente davanti al proprio compagno di squadra, e con lo stesso Hamilton autore di un sorpasso nel corso del 37°giro ai danni della Red Bull di Sergio Perez, protagonista di una strenua difesa nel corso della tornata precedente all’altezza del Tamburello. Una volta che Sergio Perez si è fermato per effettuare la sua sosta (38°giro) passando da gomma dura a gomma media, il pilota messicano ha cominciato progressivamente a risalire la classifica fino all’ottavo posto, arrivando nel corso del 53°giro ad accusare un gap di circa 25 secondi e rotti su Hamilton, e di oltre 29 secondi su Russell. A sorpresa, però, la Mercedes al termine del 53°giro ha deciso di far fermare George Russell, montandogli un set di gomme medie, con il quale il giovane pilota inglese ottiene il giro più veloce (1’18”589) nel corso del 55°giro andando così a guadagnare il punto addizionale, chiudendo però alle spalle di Hamilton in settima posizione.
Intervistato al termine della gara, il Team Principal Mercedes Toto Wolff ha motivato questa decisione con l’intenzione di proteggersi nei confronti di Sergio Perez, visto che le gomme ormai stavano calando, e il rischio più concreto era quello di perdere la posizione nei confronti del pilota messicano della Red Bull.
Se da una parte al termine della gara Russell ha ammesso che non si può essere soddisfatti a fine gara di un sesto e settimo posto, dall’altra parte però il giovane pilota Mercedes sottolinea il fatto di essere comunque riuscito a conquistare un punto in più per la squadra, anche se questo significa perdere la posizione nei confronti del compagno di squadra Hamilton, concludendo di non aver intenzione di piangere per aver perso un sesto posto.
Un po' più positivo è apparso Lewis Hamilton. Se da una parte l’eptacampione del mondo inglese ha ammesso di aver commesso un errore che gli è costato cinque secondi (un lungo alle Acque Minerali nel corso del 28°giro), dall’altra però ha dichiarato di aver avuto un passo gara, per cui alla fine era contento di com’era andata la gara, sostenendo che la monoposto ha fatto un piccolo passo avanti a Imola (mascherato dal contemporaneo passo avanti di McLaren e Ferrari) e che l’obiettivo della squadra dovrà essere quello di continuare a spingere per portare altri aggiornamenti che possano aumentare le loro prestazioni, e guadagnare più punti possibili.
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