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La Formula 1 approda sulle stradine di Montecarlo per il Gp di Monaco, ottava prova del Mondiale 2024
La Federazione e la bocciatura definitiva dei paraspruzzi
Una vera e propria resa. Dopo il test dello scorso anno a Silverstone in cui erano stati coinvolte Mercedes e McLaren e quello di due settimane fa a Fiorano in cui era stata coinvolta la Ferrari F1-75 dotata di paraspruzzi guidata dal pilota monegasco della Ferrari Driver Academy Arthur Leclerc e la Ferrari SF-24 guidata da Oliver Bearman, la Federazione ha deciso di abbandonare definitivamente il progetto relativo all’utilizzo dei paraspruzzi in condizioni di pista bagnata.
A dichiararlo è stato il Responsabile Tecnico FIA delle monoposto, Nikolas Tombazis, che ad Autosport ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. “Abbiamo sempre saputo che c'erano due fattori principali che contribuiscono alla nuvola di spruzzi. Uno era la quantità di acqua raccolta da terra dal diffusore, l'altro era rappresentato dalle ruote. Quello che abbiamo pensato di fare è provare a realizzare una copertura totale della ruota, anche oltre ciò che sarebbe pratico, per vedere qual è il massimo che possiamo ottenere con quello, per vedere se questa è la soluzione o meno. Il precedente test del copriruota [a Silverstone l’anno scorso] era davvero troppo fragile e troppo piccolo. E quindi non credo che avrebbe mai funzionato.
Così siamo andati al massimo solo per vedere quale fosse il meglio che potevamo ottenere dai copriruota. E anche se hanno un certo effetto, non hanno un effetto abbastanza significativo da poter dire che questa sia la soluzione. Pertanto siamo tornati al punto di partenza.
Diciamo che penso che abbiamo risposto ad alcune domande. Sappiamo dove siamo, ma non credo che il progetto continui al momento, in quanto tale. Ora sappiamo che dobbiamo trovare altri modi per proteggere le gare dall’annullamento in caso di pioggia estrema”.
Die Aktuelle: risarcimento di 200.000 euro alla famiglia Schumacher per l’intervista fatta con l’intelligenza artificiale
Un episodio squallido, capace di far indignare gli appassionati di Formula 1 (e non solo) di tutto il mondo. Lo scorso anno non mancò di destare profonde polemiche l’intervista a Michael Schumacher, pubblicata dal magazine tedesco “ Die Aktuelle” nel numero 16 uscito il 15 Aprile 2023. Se la copertina del suddetto magazine lanciava l’intervista al campione di Kerpen sottolineando che si trattava della prima intervista rilasciata dopo l’incidente di Meribel e che pertanto si trattava di qualcosa di sensazionale a livello mondiale, già i sottotitoli facevano presagire qualcosa di anomalo.“Es klingt täuschend echt, Was dahinter steckt. Die Aktuelle ging auf Spurensuche”, che tradotto significano “ Sembra ingannevolmente reale, Cosa c'è dietro. Die Aktuelle è andato alla ricerca di indizi”.
Solamente all’interno del giornale Die Aktuelle spiegava come stavano realmente le cose, e cioè che in realtà la presunta intervista a Michael Schumacher era stata realizzata grazie a un’intelligenza artificiale (character.ai), la quale aveva risposto alle domande che la Redazione avrebbe voluto fare al sette volte campione del mondo tedesco.
Nonostante la difesa della Redazione (secondo cui tutto ciò che aveva affermato l’intelligenza artificiale era inventato) e il licenziamento della caporedattrice Anna Hoffmann ad opera della casa editrice di “Die Aktuelle (la FUNKE Woman Group GmbH), la famiglia Schumacher giustamente non ha esitato a promuovere un'azione legale nei confronti della testata giornalistica, con il Tribunale del Lavoro di Monaco di Baviera (il Landesarbeitsgericht), che ha imposto alla casa editrice il pagamento di una somma di 200.000 Euro alla famiglia Schumacher come danni morali.
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