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F1 Grand Prix of Spain

BARCELONA, SPAIN - JUNE 23: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Second placed Lando Norris of Great Britain and McLaren, Third placed Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes and David Jackson, Oracle Red Bull Racing Systems Design Group Leader celebrate on the podium during the F1 Grand Prix of Spain at Circuit de Barcelona-Catalunya on June 23, 2024 in Barcelona, Spain. (Photo by Chris Graythen/Getty Images)© Getty Images

F1 Spagna: la vittoria di Verstappen e il ritorno sul podio di Hamilton

Il campione olandese conquista il Gp di Spagna davanti alla McLaren di Lando Norris. Mercedes terza e quarta con Hamilton (che torna sul podio dopo dodici gare) e Russell. Ferrari solamente quinta e sesta con Leclerc davanti a Sainz

La vittoria di Verstappen e il secondo posto di Norris

Una vittoria ottenuta nelle primissime fasi di gara. Max Verstappen si aggiudica dunque il Gp di Spagna al termine di una corsa che se da una parte ha visto il campione olandese conquistare la sua 61°vittoria in carriera (la settima stagionale, la quarta sul suolo spagnolo di cui ben tre consecutive tra il 2022 e il 2024), dall’altra ha però ribadito come in questo momento tecnicamente parlando McLaren non abbia più nulla da individiare alla Red Bull, capace però di fare la differenza grazie ai suoi uomini al muretto, e al suo campione di punta Max Verstappen, decisivo nelle prime fasi nel saper costruire un vantaggio che poi ha dovuto difendere nel finale dal ritorno arrembante di Norris. Una vittoria, quella di Verstappen sul circuito del Montmelò, frutto quindi dell’assoluto talento del campione olandese associato all’ottima visione strategica del muretto Red Bull.

Andando ad analizzare la gara, merita di essere osservata con molta attenzione la partenza, che vede Norris (McLaren) partire con una gomma soft nuova (per sfruttare la maggiore performance garantita da una gomma nuova rispetto a una usata), mentre Verstappen (Red Bull) e Russell (Mercedes) partono con una gomma soft usata. Al via Norris si sposta subito sulla sua destra per impedire a Verstappen di poterlo superare nel rettilineo di circa 600 metri che separa la linea di partenza dalla prima curva. Così facendo, però, il giovane pilota McLaren lascia libera tutta la traiettoria alla sua sinistra. Cosa di cui si approfitta abilmente la Mercedes di George Russell, il quale sfruttando la scia di Norris, riesce così ad arrivare alla prima curva in vantaggio rispetto sia alla McLaren che alla Red Bull di Verstappen passando così in testa. Attenzione, però: contemporaneamente alla manovra di Russell, Verstappen ha dalla sua il vantaggio di poter affrontare la prima curva con una traiettoria più interna, motivo per il quale al momento di affrontarla riesce a superare Norris, seppur rimanendo alle spalle della Mercedes di Russell, con Norris che alla prima curva scende dal primo al terzo posto.

Verstappen, però, in questa fase ne ha decisamente di più, e così all’inizio del terzo giro sfruttando il DRS lungo il rettilineo di partenza riesce ad affrontare la prima curva con una traiettoria più esterna e a superare all’esterno in curva 1 la Mercedes numero 63 di Russell, passando in testa. Da quel momento in poi il campione olandese (salvo le fasi in cui verrà richiamato ai box per effettuare le due soste) manterrà di fatto fino la testa della corsa fino al traguardo.

Tornando però a quei giri iniziali, una volta superato Russell all’inizio del terzo giro Verstappen comincia a crearsi un margine di sicurezza nei confronti di Norris, che in quella primissima fase di gara fatica a superare la Mercedes pur essendo più veloce di Russell, quasi come se alla McLaren mancasse un po' di velocità sul dritto.
Solamente con la sosta di Russell nel corso del 16°giro Norris avrà finalmente strada libera, con un distacco nei confronti di Verstappen salito però a 5”6. Se il campione olandese si fermerà nel corso del 18°giro per montare un set di gomme medie e rientrare davanti a Russell, Norris decide di allungare il suo primo stint di gara con gomma soft, forse con l’obiettivo di effettuare una sola sosta. Una strategia, quella di Norris, che però, non paga: i piloti che nel frattempo si sono fermati ad effettuare la prima sosta per montare la gomma media (tra i piloti di testa Verstappen, Russell, Sainz e Hamilton) stanno girando almeno un secondo e mezzo più veloce rispetto a chi ha deciso di proseguire con gomme soft (vedi Norris e Leclerc), motivo per il quale tra il 24° e il 25° giro sarà la volta anche di Norris e di Leclerc fermarsi per montare le gomme medie, con Norris che rientra in sesta posizione (divenuta poi quinta dopo la sosta del pilota monegasco della Ferrari), staccato di oltre dieci secondi da Verstappen. In questo frangente il campione olandese sembra destinato a una vittoria facile, non essendoci avversari in grado di impensierirlo anche solo minimamente, ma, giro dopo giro, Norris comincia a rimontare in classifica, superando Sainz all’inizio del 27°giro andando così a salire in quarta posizione, che diventerà poi terza nel corso del 32°giro grazie al sorpasso su Hamilton, e poi seconda nel corso del 35°giro al termine di un emozionante duello con la Mercedes di George Russell.

Norris in curva 3 e 4 all’incrocio con Russell prova a superare all’esterno il pilota Mercedes, il quale non ci sta, e tra curva 4 e 5 all’esterno tiene giù il piede e riesce a sua volta a risuperare Norris. Il pilota McLaren tra curva 6 e 7 supera nuovamente Russell compiendo però una scodata, della quale proverà ad approfittare il pilota Mercedes senza però riuscirci, in quanto anche lo stesso Russell sarà a sua volta autore di una scodata. Un duello, emozionante, quello tra Norris e Russell, che consente al giovane pilota McLaren nel corso del 35°giro di salire al secondo posto, con un gap da recuperare su Verstappen di 9”452, con 31 tornate ancora da effettuare. Un’impresa impossibile per chiunque, ma non per Norris, il quale giro dopo giro comincia a recuperare nei confronti del campione olandese della Red Bull, con il gap che nel corso del 39°giro scende a 7”464, per poi abbassarsi ulteriormente intorno ai quattro secondi e mezzo al termine del 44°giro, quando Verstappen decide di fermarsi ai box per la seconda e ultima sosta, andando a montare la gomma soft nuova che si era tenuto da parte. Norris si fermerà all’inizio del 48°giro montando un set di gomme soft usato ed impiegando più tempo rispetto a Verstappen (3”6 il tempo della sosta, contro i 2”8 del campione olandese), rientrando in pista subito davanti alla Mercedes di Russell, con un gap da recuperare di circa 8”085 nei confronti della Red Bull numero 1. Se Norris comincerà da subito a spingere al massimo sulle proprie gomme per ridurre il gap (sceso a 5.5 nel corso del 54°giro), Verstappen non starà a guardare, cominciando anch’egli a spingere al massimo fino al traguardo (come consigliato dalla stessa Red Bull via radio), in modo tale da contenere la rimonta di Norris, che taglierà il traguardo al termine della gara con un distacco nei confronti di Verstappen pari a 2”219.

Una gara, il Gp di Spagna, che ha ribadito come in questo momento Red Bull e McLaren a livello di mezzo meccanico siano quasi simili (se non con una leggera preferenza McLaren), con il team austriaco forse più pronto sotto il profilo strategico ad analizzare le varie situazioni che si presentano in gara, e con un Max Verstappen sicuramente capace di fare la differenza in pista.

Comprensibile, pertanto, un po' di delusione in Lando Norris al termine della gara, con il giovane talento di Bristol che siamo certi avrà altre occasioni nel corso della stagione per poter battere Verstappen. Magari già nella prossima gara di campionato in Austria, nella gara di casa della Red Bull, che peraltro lo vide nel 2020 conquistare il suo primo podio in Formula 1 a bordo della sua McLaren.

Un breve cenno lo meritano i rispettivi compagni di squadra: se Oscar Piastri chiude al settimo posto una gara il cui esito è stato chiaramente condizionato dagli errori conseguiti in qualifica, Sergio Perez ha chiuso il Gp d’Austria alle sue spalle in ottava posizione, al termine dell’ennesima gara anonima che lo ha visto addirittura effettuare ben tre pit stop.

Un trend negativo, quello di Checo, iniziato ad Imola, e proseguito a Monaco, in Canada e qui al Montmelò, e che lo ha visto conseguire in queste ultime quattro gare solamente otto punti (due ottavi posti a Imola e in Spagna, a cui vanno aggiunti i ritiri di Monaco e Montreal) contro gli 83 punti conseguiti in quelle quattro gare da Verstappen, con ben tre vittorie (Imola, Montreal e Spagna). Numeri che ben dimostrano il momento assai delicato che sta vivendo il pilota messicano della Red Bull.

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