Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

F1 Grand Prix of Austria

SPIELBERG, AUSTRIA - JUNE 30: Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing prepares to drive in the garage prior to the F1 Grand Prix of Austria at Red Bull Ring on June 30, 2024 in Spielberg, Austria. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)© Getty Images

Sergio Perez e il sedile a rischio in Red Bull

Il pilota messicano (nonostante il rinnovo già firmato) rischia di venir appiedato, avendo visto salire da Imola a Silverstone a 137 i punti di svantaggio nei confronti di Verstappen. Ricciardo, Tsunoda e Lawson i potenziali candidati a prenderne il posto

Una situazione sempre più a rischio. Non c’è pace per Sergio Perez, passato in poco più di un mese dall’emozione del rinnovo con Red Bull (chi parla di un biennale, chi di un contratto 1+1) alla possibilità di venir addirittura appiedato dal team austriaco già nel corso della stagione corrente. Se dal 2021 (anno del suo approdo in Red Bull) ad oggi il pilota messicano ci ha abituato ad essere piuttosto discontinuo nel corso del campionato, quello che è cambiato sopratutto tra la scorsa stagione e quella in fase di svolgimento è senza ombra di dubbio la competitività della squadra: se nel 2022 ma ancor più nel 2023 la Red Bull si era sempre contraddistinta per la sua superiorità in pista, quest’anno con la ritrovata competitività di McLaren e Mercedes la scuderia austriaca (che vede ancora in Max Verstappen il suo prezioso punto di riferimento) non si può più permettere di perdere troppi punti in Classifica Costruttori, con la posizione di Checo tornata come detto ad essere mai come in questo momento in seria discussione.

Eppure il Mondiale 2024 non era iniziato male per Perez, il quale ad eccezione del quinto posto in Australia aveva conquistato tre secondi posti in Bahrain, Arabia Saudita e Giappone, un doppio terzo posto in Cina (tra Sprint e gara domenicale), e infine a Miami un terzo posto nella Sprint e un quarto posto nella gara domenicale, con la Classifica Piloti che lo vedeva al secondo posto con 103 punti alle spalle del compagno di squadra Verstappen (primo con 136 punti), ma al contempo davanti ai principali avversari (in primis il ferrarista Leclerc, terzo con 98 punti).

A partire dal Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna per Checo è iniziata una fase decisamente calante che neanche il rinnovo contrattuale con Red Bull firmato a inizio giugno è stata in grado quantomeno di limitare: dopo l’ottavo posto di Imola (con eliminazione in Q2 con l’undicesimo tempo in qualifica), infatti, Perez si è dovuto ritirare sia a Monaco (coinvolto in un incidente al Massenet dalla Haas di Kevin Magnussen dopo che in qualifica era stato eliminato in Q1 con il sedicesimo tempo) che in Canada (impatto contro un muretto, con danneggiamento dell’ala posteriore dopo che in qualifica era stato eliminato in Q1 con il sedicesimo tempo), classificandosi poi ottavo in Spagna, settimo in Austria (e ottavo nella Sprint) e infine diciassettesimo in Gran Bretagna (dopo aver compiuto un testacoda in qualifica all’altezza di curva 16, che lo ha portato a insabbiarsi, finendo così per venir eliminato in Q1 con il diciannovesimo tempo, con Red Bull che poi ha deciso di farlo partire dalla pitlane, approfittando dell’occasione per montargli la quinta power unit stagionale).

Insomma: da Imola a Silverstone dopo la tutto sommato buona prima parte di campionato Perez ha raccolto solamente 15 punti contro i 109 punti raccolti nelle stesse gare dal compagno di squadra Max Verstappen (vincitore a Imola, in Canada, in Spagna e nella Sprint del Gp d’Austria, secondo in Gran Bretagna, quinto in Austria e sesto a Monaco), con la Classifica Piloti che se da una parte continua a vedere ancora il campione olandese leader incontrastato del Mondiale per via dei 255 punti (contro i 171 raccolti dal giovane pilota McLaren Lando Norris, secondo in Classifica), dall’altra ha visto Perez precipitare dal secondo al sesto posto (precipitando a-137 nei confronti di Verstappen). Non solo: in Classifica Costruttori i pochissimi punti guadagnati da Perez ha fatto si che la Red Bull (pur essendo in testa grazie principalmente ai risultati di Verstappen) con 373 punti veda Ferrari e McLaren avvicinarsi pericolosamente, trovandosi rispettivamente a 302 e a 295 punti, e con Mercedes in decisa crescita a 221 punti.

Se lo scorso anno la Red Bull alla luce della sua evidente superiorità tecnica poteva anche lasciar correre sugli errori di Perez essendo sicura di poter vincere entrambi i titoli, quest’anno come detto con la contemporanea crescita di McLaren e Mercedes rischia sopratutto nel Campionato Costruttori di essere più facilmente attaccabile, vista la crisi di risultati che sta vivendo Perez, e anche tenuto conto del fatto che ogni punto alla fine può risultare determinante.

1 di 3

Avanti

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi