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F1 Grand Prix of Belgium

SPA, BELGIUM - JULY 28: Second placed finisher, later promoted to Race winner Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes attends the post race press conference after the F1 Grand Prix of Belgium at Circuit de Spa-Francorchamps on July 28, 2024 in Spa, Belgium. (Photo by James Sutton/Getty Images)© Getty Images

F1 Belgio: la vittoria di Hamilton e la squalifica di Russell

Dopo essersi aggiudicato il Gp del Belgio con una strategia a una sola sosta, George Russell è stato squalificato (vettura sottopeso di 1.5 Kg). La vittoria resta in casa Mercedes con Lewis Hamilton primo davanti a Oscar Piastri (McLaren) e a Charles Leclerc (Ferrari)

Analisi Gp Belgio

Se da una parte, dunque, la Mercedes è costretta a rinunciare a una doppietta alla luce della squalifica di George Russell, dall’altra però si vede confermata la vittoria del Gp del Belgio grazie alla regolarità della monoposto di Lewis Hamilton. Una cosa, però, è chiara, aldilà della squalifica: la Mercedes dopo le difficoltà emerse in Ungheria, nel corso del Gp del Belgio è stata protagonista di una vera e propria prova di forza, risultando a sorpresa superiore non solo alla Ferrari, ma anche e sopratutto a Red Bull e McLaren, andando di fatto a stravolgere le indicazioni emerse nella giornata di venerdì, che avevano visto Hamilton e Russell soffrire non poco nelle simulazioni del passo gara. Se da una parte in questa ripresa Mercedes è stato fondamentale il ritorno al vecchio fondo (il nuovo fondo portato per questa gara aveva visto proprio nelle libere del venerdì il ritorno del bouncing così come era accaduto in casa Ferrari con il nuovo fondo portato in gara a Barcellona, corretto poi in Ungheria), dall’altra, però, è stato importantissimo il lavoro sulle sospensioni fatto nella notte tra venerdì e sabato che ha riportato il team tedesco a ritrovare la quadra anche sotto il profilo dell’altezza da terra.

Che la Mercedes domenica in gara fosse particolarmente performante lo si era visto fin dalla partenza del Gp con Lewis Hamilton, capace al via di superare la Red Bull di Sergio Perez a Eau Rouge dopo un appassionante ruota a ruota con il pilota messicano, e nel corso del terzo giro la Ferrari di Charles Leclerc lungo il rettilineo del Kemmel, andando così a prendere la testa della corsa, che Hamilton sarebbe andato di fatto a vincere, se non ci fosse stata la strategia a una sola sosta del compagno di squadra Russell, che inizialmente aveva finito per premiarlo, salvo poi decretarne la squalifica, come abbiamo precedentemente ricostruito.

Se a caldo una volta finita la gara era evidente l’amarezza di Hamilton per aver chiuso al secondo posto una gara che per lunghi tratti era sembrata nelle sue mani per via della strategia della singola sosta messa a punto da Russell (che anche lo stesso Lewis aveva valutato, salvo poi venir consigliato dalla squadra ad effettuarne due, non avendo la certezza della durata delle gomme per così tanti giri), in serata è stato lo stesso eptacampione del mondo a commentare su Instagram quella che alla fine si è trasformata (alla luce della squalifica di Russell) nella sua 105°vittoria in Formula 1.

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“Sentimenti contrastanti per il risultato di oggi. Ovviamente sono felice di aver ottenuto la vittoria, ma mi dispiace per George ed è deludente per la squadra non aver ottenuto la doppietta.
Ci sono molti aspetti positivi da trarre da oggi, però. All'inizio del weekend, non ci aspettavamo di essere in testa o di avere il ritmo che avevamo, quindi è bello vedere quanti progressi sono stati fatti e che siamo in lotta. Portiamo tutti questi aspetti positivi con noi nella pausa e torneremo come una squadra più forte, pronta a mantenere lo slancio.”

Alla luce della squalifica di Russell, sale al secondo posto la McLaren di Oscar Piastri (con un video pubblicato dai social Mercedes che ha visto con tristezza la consegna della coppa del secondo classificato a un componente del team papaya), autore di una gara estremamente consistente, che lo ha visto commettere indubbiamente qualche piccolo errore di inesperienza (vedi il lungo in occasione del secondo pit stop, che ha rischiato di travolgere il meccanico impegnato al sollevatore, allungando così la sosta di quei due secondi (4.4 il tempo finale) alla fine decisivi per la vittoria, visto il ridottissimo gap di poco superiore al secondo nei confronti delle Mercedes di Russell (poi squalificato) e di Hamilton), all’interno però di una gara estremamente pregevole, affrontata con grinta dal giovane pilota australiano, autore nel corso del 36°giro anche di un bellissimo sorpasso a Les Combes ai danni della Ferrari di Leclerc.

Mordente che sembra aver perso Lando Norris, autore di una gara francamente sottotono, che lo ha visto andare sulla ghiaia in curva 1 nel duello interno con Piastri, andando così a perdere la posizione non solo nei confronti del compagno di squadra, ma anche nei confronti della Mercedes di George Russell e della Ferrari di Carlos Sainz Jr, andando poi a compiere un lungo a Les Combes nel secondo giro dovendo così ricedere la posizione alla Rossa numero 55. Alla fine Norris ha chiuso in quinta posizione grazie alla squalifica di Russell una gara che la McLaren poteva e doveva vincere in base a quanto emerso nell’arco del weekend, e in un contesto di squadra in cui gara dopo gara sembra sempre più emergere il talento di Oscar Piastri. Una pausa estiva che arriva nel momento giusto per Norris, con l’auspicio che già a Zandvoort il giovane talento inglese della McLaren possa tornare a mostrare tutto il suo talento.

Con la squalifica di Russell sale sul terzo gradino del podio la Ferrari di Charles Leclerc (quarto sul traguardo), con la scuderia di Maranello che grazie a questo risultato (e al contemporaneo sesto posto di Carlos Sainz Jr) diventa la prima squadra ad aver superato i 10.000 punti conquistati nei 75 anni di vita della Formula 1.
Se al termine della gara quando si trovava ancora in quarta posizione Leclerc non aveva nascosto tanta delusione per il risultato finale affermando di aver dato il massimo per tenersi alle spalle sia Verstappen che Norris ma che non si aspettava minimamente la crescita della Mercedes (con cui ipotizzava di essere alla pari) concludendo che al momento la Rossa rappresentava la quarta forza alle spalle non solo di McLaren e Red Bull ma anche di Mercedes, il Gp del Belgio ha evidenziato tutto sommato una buona Ferrari. Vero, negli ultimi giri con meno giri e con l’inevitabile ritorno del bouncing la scuderia di Maranello ha forse evidenziato un passo da quarta forza, ma per buona parte della gara nel primo e sopratutto nel secondo stint il passo gara di Leclerc era simile (se non paragonabile) a quello del vincitore Hamilton, a conferma di come la Rossa non fosse troppo lontana dal passo gara dei migliori. Con il senno di poi, forse è stato un errore cadere nella finta McLaren relativa a un possibile anticipo della seconda sosta con Piastri (alla fine non verificatosi) con la scuderia di Maranello che ha finito con il chiamare troppo presto ai box Leclerc per la seconda sosta (con soli 13 giri effettuati con il primo set di gomme dure nuovo) nel corso del 26°giro, e con Hamilton che a sua volta si è dovuto fermare nel corso della tornata successiva, per evitare un possibile undercut del pilota monegasco.

Nel complesso, però, almeno con Leclerc si è vista una Ferrari indubbiamente competitiva per buona parte della gara, a cui però mancano (come dichiarato a fine gara dal Team Principal Vasseur) almeno un paio di decimi per poter lottare con Red Bull e McLaren, che si auspica possano arrivare con il pacchetto di aggiornamenti che dovrebbero arrivare a Monza per il Gp d’Italia, e che sulla carta dovrebbero risolvere il problema relativo al bouncing, gestito in parte grazie ai correttivi al fondo portato al debutto a Barcellona introdotti nella precedente gara di campionato in Ungheria.

Se anche grazie alla squalifica di Russell Charles Leclerc chiude in terza posizione il Gp del Belgio, Carlos Sainz Jr si deve accontentare del sesto posto (inizialmente settimo posto) dopo essere partito con le gomme dure, ribadendo come proprio le gomme bianche fossero le gomme ideali di gara a Spa-Francorschamps, grazie a un buon primo stint di gara. Con il senno di poi, forse Carlos avrebbe potuto allungare maggiormente di qualche giro il suo primo stint invece di fermarsi al 21°giro, visto che poi una volta passato alle medie, queste degradavano maggiormente, al punto dopo soli otto giri di fermarsi nuovamente nel corso del 29°giro andando a montare il secondo set di gomme dure con cui concludere la gara.
Al termine del Gp è stato lo stesso pilota spagnolo ad ammettere come quella di Spa sia stata una gara difficile, con il primo stint molto buono, ma che purtroppo non ha avuto il ritmo sufficiente per sfruttarlo a proprio vantaggio.

La Ferrari chiude il Gp del Belgio con la soddisfazione di essere riuscita con Charles Leclerc a tenersi alle spalle entrambe le Red Bull con Max Verstappen quarto e con Sergio Perez settimo al termine di una gara che ha evidenziato una volta di più come la scuderia austriaca non sia più la squadra da battere in Formula 1. Se in passato proprio a Spa-Francorchamps Verstappen era stato protagonista nel 2022 e nel 2023 di ben due vittorie partendo rispettivamente dalla quattordicesima e dalla sesta posizione in griglia di partenza, quest’anno la gara di Verstappen si è conclusa di fatto già al secondo giro: dopo aver superato nel corso del primo giro l’Alpine di Esteban Ocon e alla Chicane la Williams di Alexander Albon, e nel corso del secondo giro l’Aston Martin di Fernando Alonso lungo il rettilineo del Kemmel salendo in ottava posizione, il campione olandese è arrivato alle spalle dell’amico-rivale Lando Norris, consapevole che da quel momento in poi superare sarebbe stato più complicato rispetto agli anni precedenti, per via di una Red Bull non più superiore rispetto a un tempo. Non è quindi un caso se il sorpasso ai danni di Norris sia arrivato grazie all’undercut derivato dalla sosta anticipata da parte del campione olandese (11°giro), capace poi di guadagnare la posizione su Sainz una volta che il pilota spagnolo si è fermato ai box per la prima sosta (21°giro) e sul compagno di squadra Perez nel corso del 30°giro in curva 10, la Bruxelles, chiudendo la gara in quinta posizione, divenuta poi quarta dopo la squalifica di George Russell.

Ai microfoni di Sky Sports Uk Verstappen non ha nascosto come il suo obiettivo fosse quello di limitare i danni (alla luce della partenza dall’undicesima posizione in griglia dopo aver fatto registrare il giro più veloce in Q3 per via delle dieci posizioni di penalità legate all’utilizzo del quinto motore endotermico stagionale) e che sarebbe stato molto difficile superare, sostenendo che questo risultato guardando al campionato è da considerarsi piuttosto positivo, e concludendo di non sapere se nelle prossime gare la Red Bull riuscirà a ritrovare la sua superiorità, visto che ci sono tante cose da analizzare.

Se Verstappen chiude il Gp del Belgio in quarta posizione, peggio ancora è andata a Sergio Perez, che, pur partendo dal secondo posto in griglia ha concluso la gara in settima posizione (grazie alla squalifica di Russell) al termine di un Gp che lo ha visto perdere subito la sua seconda posizione grazie al brillante attacco di Hamilton a Eau Rouge, perdendo poi posizioni nei confronti di Piastri (13°giro dopo sorpasso a Le Combes), Russell (21°giro, sorpasso lungo il rettilineo del Kemmel), Verstappen (30°giro, ordine di scuderia con sorpasso in curva 10, la Bruxelles), Sainz (39°giro, con sorpasso al termine del rettilineo del Kemmel), con la Red Bull che a quel punto ha fatto fermare Checo nel corso del penultimo giro montandogli un set di gomme soft, per consentirgli di effettuare il giro più veloce (1’44”701), andando così a guadagnare un punto in più per la Classifica Costruttori.

Una gara deludente, quella di Perez, che rischia di costare molto cara al pilota messicano, che proprio a Spa-Francorchamps si giocava le ultime possibilità di poter conservare il proprio sedile fino al termine della stagione (aldilà del contratto biennale firmato a giugno): se ai microfoni di Servus Tv Helmut Marko ha parlato di un Perez crollato completamente nell’ultimo stint affermando che non era quello che la squadra si aspettava, sono sembrate ancora più emblematiche le immagini diffuse da Dazn España che mostrano al termine della gara un incontro tra il Team Principal Red Bull Chris Horner, Daniel Ricciardo e il Team Principal Racing Bulls Laurent Mekies, con il pilota australiano di origini italiane (salvo clamorosi colpi di scena) sempre più vicino al ritorno in Red Bull al fianco di Max Verstappen al rientro dalla pausa estiva nella prossima gara di campionato in Olanda.

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Scorrendo la classifica, a chiudere la top ten troviamo in ottava posizione Fernando Alonso, che dopo tre gare torna davanti al compagno di squadra Lance Stroll (dodicesimo) regalando punti preziosi all’Aston Martin, Esteban Ocon (Alpine) nono ed autore di una buona gara (con il pilota francese che avrebbe potuto chiudere leggermente più in alto in classifica con una differente strategia) e Daniel Ricciardo decimo con la sua Racing Bulls.

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