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La Formula 1 sbarca ad Austin per il Gp degli Stati Uniti, diciannovesima prova del Mondiale 2024, che vedrà la disputa della quarta Sprint stagionale
Un nuovo polverone destinato a caratterizzare la stagione 2024 della Formula 1, ed emerso solamente nelle scorse ore. Alla vigilia delle prove libere del Gp degli Stati Uniti sarebbe infatti emersa (come ha riportato nelle scorse ore la testata britannica Autosport) l’esistenza di un dispositivo utilizzato da una squadra in grado di modificare in regime di parco chiuso grazie a un apposito comando presente sull’abitacolo l’altezza da terra della monoposto, che si troverebbe all’altezza del T-Tray, il vassoio che si trova sotto l’abitacolo, e che coincide con l’apertura del fondo, e che sulle attuali monoposto ad effetto suolo svolge l’importante funzione di generare carico per poi così migliorare le prestazioni della monoposto stessa.
Un dispositivo (qualora ne fosse stata confermata sia l’esistenza che l’effettivo uso) chiaramente in contrasto con il Regolamento Tecnico della Formula 1 attualmente vigente, e in particolare sia con l’articolo 40.2 (che nel delinea quali componenti possano essere modificati ricorda che solamente l’ala anteriore può subire delle modifiche per quanto riguarda l’incidenza, senza andare a inserire o a rimuovere qualsiasi tipo di elemento), sia sopratutto l’articolo 40.9 secondo il quale nessuna squadra può modificare alcuna parte della vettura per quanto concerne l’assetto tra qualifica e gara in regime di Parco chiuso.
Con il passare delle ore è cominciata a trapelare la possibilità che potesse essere la Red Bull la squadra coinvolta (attraverso un articolo di Erik van Haaren uscito sulla testata olandese De Telegraaf), finché in serata ai microfoni della BBC un portavoce del team austriaco ha confermato l’effettiva esistenza di questo dispositivo sulla RB20, ma anche l’impossibilità a potervi accedere una volta assemblata la monoposto, aggiungendo anche con la FIA era effettivamente emersa questa cosa nel consueto scambio di mail, e che era stato comunque concordato un piano su come proseguire nelle prossime gare, in ottemperanza ovviamente al Regolamento tecnico.
La stessa Federazione ha così deciso di implementare delle verifiche procedurali per evitare che altre squadre adottassero questo dispositivo, e non è esclusa la possibilità da parte della FIA di applicare un apposito sigillo all’altezza del T-Tray per fornire un’ulteriore garanzia di conformità.
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