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Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr regalano alla Ferrari una doppietta negli Stati Uniti che mancava dal 2006. Terzo Verstappen, davanti alle McLaren di Lando Norris e di Oscar Piastri. Mercedes: sesto Russell, ritirato Hamilton. Lawson a punti al rientro in Formula 1
©@MercedesAMGF1
Scorrendo la classifica, al sesto posto troviamo la Mercedes di George Russell, autore di una buona rimonta (nonostante la penalità (apparsa eccessiva, visto che nel corso della gara altri episodi piuttosto simili non sono stati minimamente sanzionati) di cinque secondi comminatigli dalla Direzione Gara per aver spinto fuori pista la Sauber di Valtteri Bottas al momento di superarlo) che lo ha visto partire dalla pitlane per via dei danni accusati sulla sua monoposto dopo l’incidente occorsogli nel finale del Q3, ritenuti troppo pesanti per essere riparati nelle due ore tradizionalmente concesse dal Regolamento.
A race and a weekend to forget for Lewis #F1 #USGP pic.twitter.com/mOcygm2LZL
— Formula 1 (@F1) October 21, 2024
Una Mercedes, quella vista ad Austin, apparsa piuttosto discontinua nel corso della gara, capace di accendersi e spegnersi da un momento all’altro presumibilmente al variare della temperatura, e che ha visto Lewis Hamilton insabbiarsi (e uscire di scena) al termine del secondo giro dopo aver perso (al pari del compagno di squadra Russell) la propria monoposto al momento di affrontare curva 19.
Russell nel finale di gara è riuscito a superare la Red Bull di Sergio Perez, che chiude il Gp degli Stati Uniti in settima posizione al termine di una corsa regolare, senza però fornire quell’incremento di prestazioni che il team austriaco gli chiede per potergli garantire la riconferma (aldilà del contratto biennale firmato poco prima dell’estate).
In ottava posizione troviamo la Haas di Nico Hulkenberg, autore di una gara piuttosto positiva, dopo aver mancato il Q3 in qualifica, e che lo ha visto superare il compagno di squadra Magnussen, apparso piuttosto deludente, dopo essersi qualificato in nona posizione (salito poi ottavo in seguito alla partenza di Russell dalla pitlane).
A chiudere la top ten troviamo in nona posizione la Racing Bulls di Liam Lawson, e in decima posizione la Williams di Franco Colapinto.
Rientrato in Formula 1 al posto di Daniel Ricciardo, Lawson (partito diciannovesimo) riparte come meglio non potrebbe, mostrando una volta di più quelle doti che aveva già dimostrato lo scorso anno sempre con il team di Faenza (all’epoca AlphaTauri), e riuscendo a fare decisamente meglio del compagno di squadra Tsunoda (doppiato a un giro).
Gara positiva anche per Colapinto che ancora una volta riesce a fare meglio del compagno di squadra Albon (sedicesimo), conquistando un punto prezioso per la Williams, e riuscendo nel corso della seconda parte di gara ad effettuare addirittura il giro più veloce (sottrattogli poi dall’Alpine di Esteban Ocon). Se al momento purtroppo il pilota argentino rischia molto seriamente di non avere una monoposto da guidare per il prossimo anno (con la Sauber/Audi sempre più orientata verso Bortoleto), è altrettanto evidente come Colapinto meriti senza il benchè minimo dubbio un sedile in Formula 1. Se non nello stretto immediato, almeno a medio termine.
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