Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
In occasione del vertice di Madrid e di un’intervista esclusiva rilasciata al quotidiano spagnolo AS il Presidente FIA si è soffermato sulle questioni affrontate nelle ultime settimane: dall’irrigidimento della battaglia no swearing all'addio di Johnny Herbert, e non solo.
©Formula 1
Alla luce del finale di stagione del Mondiale 2024 di Formula 1 che ha visto l’improvvisa uscita di scena del Direttore di Gara Niels Wittich e l’immediata promozione a partire dal Gp di Las Vegas del Direttore di Gara di F2 e F3 Rui Marques (raffigurato sulla sinistra a colloquio con Wittich), Ben Sulayem nel corso dell’intervista rilasciata ad AS aveva assicurato che nei giorni successivi la Federazione avrebbe ufficializzato i nomi dei nuovi Direttori di Gara del Mondiale di Formula 1 2025. "Chi e quanti saranno i direttori di gara sono domande che sapremo presto, nei prossimi giorni. Ci sarà sangue nuovo e ce ne sarà più di uno. Le squadre e i piloti possono lamentarsi, ma non vorranno pagare per tutto questo. E dietro c'è un investimento enorme, ci sono voluti due anni e mezzo per arrivare a questo punto e sapremo i risultati quando inizierà la stagione. Questo deve essere un sistema, non dobbiamo dipendere da un singolo direttore di gara o dal presidente".
Alla fine la Federazione ha scelto la strada della continuità, riconfermando Rui Marques come unico Direttore di Gara per il Mondiale 2025 di Formula 1. Al suo fianco è stata promossa come vice l’olandese Claire Dubbelman (in FIA dal 2017,in passato Championship Manager e impegnata nella supervisione dei campionati di F2 e F3, dallo scorso anno Senior Race Control Operator per la Formula 1), la quale sarà pronta a subentrare a Marques nel caso in cui il Direttore di gara portoghese non fosse disponibile per un dato weekend.
Un argomento che nelle scorse settimane ha fatto discutere è stato l’addio dell’ex pilota Johnny Herbert (per anni nel collegio dei commissari) per via del suo doppio impegno di Steward e di opinionista per un sito di scommesse (mansione tuttora ricoperta). Argomento, questo, che nel corso dell’intervista rilasciata al giornalista di AS Jesus Balseiro il Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem ha puntualmente ripreso. "Non si può essere commissario e commentatore sui media. Lui ha capito l'uscita, ha ringraziato la FIA e noi abbiamo ringraziato lui. La nostra selezione dovrebbe essere più ampia, non dovremmo essere limitati. Ecco perché abbiamo bisogno di nuova linfa tra i dirigenti per sostenere il business degli sport motoristici".
©@FEMA
Guardando alla prossima stagione, approfittando della sua presenza a Madrid, nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del vertice riservato agli stewards e ai commissari sportivi FIA svoltosi presso il circuito di Jarama il Presidente Ben Sulayem ha ribadito (nonostante la recente polemica sorta in merito alla possibilità che il rumore emesso dallo scorrere delle monoposto attorno all’area congressi IFEMA possa essere oltre i limiti di legge con la possibilità di uno sfratto temporaneo per i residenti, così come il fatto che i lavori relativi alla realizzazione del circuito cominceranno solo nel prossimo mese di Ottobre, una volta selezionata la ditta costruttrice) di essere ancora a favore del fatto che la capitale spagnola meriti di ospitare a partire dal prossimo anno una gara del Mondiale di Formula 1 in quanto la Formula 1 è nata in Europa e l’innovazione è ancora sul suolo europeo, aggiungendo che gli farebbe piacere vedere ancora più paesi europei nella massima serie motoristica, tra cui un possibile ritorno di Germania e Francia.
Il Presidente FIA ha poi aggiunto che la Federazione sta lavorando a braccetto con il promoter del circuito cittadino di Madrid in quanto la comunicazione è assolutamente ad opera della FIA, e se è vero che la questione del calendario è stata affrontata dalla Federazione assieme al promotore e alla FOM, a suo parere alla fine la gara di Madrid si farà, e la FIA in tal senso avrà sempre un ruolo, concludendo che il promotore lavora fianco a fianco con la Federazione.
2 di 2
Condividi
Link copiato