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Dal Gp di Sanremo (svoltosi nel 1937 lungo le stradine della città ligure e dal 1947 al 1951 sul circuito cittadino di Ospedaletti) alla partecipazione di Fernando Alonso al videoclip della canzone di Francesca Michielin: in diverse occasioni F1 e Sanremo hanno visto coincidere le proprie strade
Da una parte la massima competizione motoristica al mondo, dall’altra la gara canora più prestigiosa nel nostro paese. A primo acchito sembrerebbe quasi impossibile trovare una benchè minima correlazione tra la Formula 1 e il Festival di Sanremo (questa sera l’atto finale della 75°edizione con la proclamazione della canzone vincitrice), eppure in diverse occasioni le due eccellenze rispettivamente dello sport e della musica italiana hanno visto coincidere le proprie strade. Se a partire degli anni 70 diversi piloti della massima serie motoristica hanno assistito allo spettacolo canoro offerto dal Festival (se non addirittura partecipato più attivamente, vedi la recente partecipazione di Fernando Alonso nel videoclip della canzone di Francesca Michielin), dal 1937 al 1951 alla Città dei fiori venne intitolata una gara automobilistica (il Gp di Sanremo) valida per le monoposto di Formula 1, con la prima edizione del 1937 che vide le monoposto sfrecciare addirittura lungo le strade di Sanremo.
Tra il 1937 e il 1951 andò dunque in scena nel nostro Paese il Gp di Sanremo, gara automobilistica valida per le monoposto di Formula 1 (ad eccezione del 1948, che vide correre solamente le vetturette). Sei le edizioni della gara, di cui la prima si svolse proprio a Sanremo, mentre dal 1947 al 1951 (pur mantenendo inalterata la denominazione) il Gp si sarebbe svolto sul nuovo circuito di Ospedaletti, frazione appartenente alla provincia di Imperia distante quasi 6 Km da Sanremo.
Andando con ordine, la prima edizione del Gran Premio di Sanremo si svolse il 25 Luglio 1937 lungo le strade della Città dei fiori, organizzata dal Reale Automobile Club d’Italia (RACI, acronimo utilizzato dal 1927 fino al 1946, quando con l’avvento della Repubblica tornò a chiamarsi nuovamente ACI) e valida come quindicesima prova del campionato europeo di automobilismo (antesignano dell’attuale Formula 1). Furono diciassette i piloti iscritti, undici le scuderie presenti all’evento, quasi tutte con macchina e motore Maserati (ad eccezione del Gruppo Volta che oltre alla Maserati schierò una Maserati-Bugatti con motore MB 1.5 L compressore e della Scuderia Villa che schierò una Bugatti T51). Tra i piloti c’era grande attesa sopratutto per Achille Varzi, che in quegli anni si era contraddistinto per essere il principale rivale dell’indimenticabile Tazio Nuvolari.
Il Gran Premio prevedeva la disputa di tre mini gare di 25 giri su un circuito cittadino di 1862 metri (da percorrersi in senso antiorario) che si snodava lungo le strade di Sanremo e caratterizzato da due lunghissimi rettilinei, con il via previsto nei pressi dell’attuale via Roma e con l’ultima curva prevista nei pressi del Teatro del Casinò (che avrebbe ospitato il Festival di Sanremo dal 1951 al 1976). I primi due classificati di ciascuna gara avrebbero poi lottato nel corso di una quarta e ultima gara (30 giri) per la conquista del Gp di Sanremo vero e proprio. La prima gara vide l’accesso alla finale delle Maserati di Piero Dusio e di Emilio Villoresi, la seconda gara l’accesso alla finale della Maserati di Achille Varzi con un giro di vantaggio su quella di Pasquale Ermini, mentre la terza e ultima mini gara vide il passaggio in finale della Maserati di Giovanni Rocco davanti a quella di Giovanni Lurani.
C’era grande attesa per la gara finale, che vide la vittoria del pilota più atteso, con Achille Varzi (Maserati) che si aggiudicò quella prima storica edizione del Gp di Sanremo in 34’39”6 con 46”6 di vantaggio su Piero Dusio (Scuderia Torino con telaio Maserati), e con 51”4 su Giovanni Rocco (Maserati). Dusio a dire il vero riuscì a prendere la testa della corsa per i primi quattro giri, dopodichè Varzi riuscì a superare il pilota piemontese e ad involarsi verso il successo.
Così il Giornale Luce B1136 del 28 Luglio 1937 raccontò la vittoria di Varzi.
Gli organizzatori si misero subito al lavoro per la successiva edizione del Gp di Sanremo, che si sarebbe dovuta svolgere nell’estate 1938 sempre lungo le strade di Sanremo, ma il peggiorare della situazione politica internazionale (con la Seconda Guerra Mondiale che sarebbe poi scoppiata il 1°Settembre 1939 con l’invasione della Polonia ad opera della Germania, e con l’Italia che sarebbe poi entrata in guerra il 10 Giugno 1940) determinò il rinvio della corsa motoristica. Per assistere alla seconda edizione del Gp di Sanremo fu necessario attendere la conclusione del secondo conflitto mondiale nel 1945, con la gara automobilistica che sarebbe andata in scena il 13 Aprile 1947 grazie alla volontà del locale Automobile Club non più lungo le stradine cittadine di Sanremo (troppo strette per ospitare le monoposto dell’epoca, divenute più veloci), ma sul nuovo circuito cittadino di Ospedaletti, inaugurato poche settimane prima e indubbiamente adatto nel soddisfare le nuove esigenze delle monoposto da corsa. Il circuito di Ospedaletti era costituito da 7 curve su una distanza di 2625 m da percorrersi 25 volte in senso orario.
©Catalogo Generale dei Beni Culturali
Nella categoria 750cc (S750) che vide la partecipazione di dieci piloti (tutti su Fiat 750) a prevalere fu Sesto Leonardi, davanti a Carlo Pesci e a Pietro Avalle.
Nella categoria 1100cc (S 1.1) furono solo tre i piloti a tagliare il traguardo: ad aggiudicarsi la gara fu Pietro Torelli (Fiat 1100 Volpini), davanti a Carlo Nissotti (Fiat 1100) e a Luigi Zanetti (Stanguellini 1100).
Infine, nella categoria con motori superiori ai 1100 cc (S 1.1+) a conquistare la seconda edizione del Gp di Sanremo fu il francese Yves Giraud-Cabantous su Delahaye 135 CS davanti all’Alfa Romeo 8C Monza di Renato Balestrero e all’Alfa Romeo 8C 2900 di Pietro Ghersi.
© Catalogo Generale dei Beni Culturali
Nel 1948 il circuito di Ospedaletti subì un restyling, che portò la lunghezza del circuito da 2625 a 3380 metri sfruttando il lungo rettilineo caratterizzato dal Corso Regina Margherita oltre a realizzare delle apposite infrastrutture da utilizzare in occasione delle gare. Contestualmente a ciò, il Gran Premio di Sanremo entrò nel calendario della Formula 2 come gara non valida per il campionato, effettuata dalle vetturette (monoposto con motore da 1500 cm³ sovralimentato). La gara (disputata il 27 Giugno 1948 sulla distanza di 85 giri) vide la vittoria di Alberto Ascari (Maserati, partito dalla pole position) con un giro di vantaggio sulla Maserati di Luigi Villoresi e con due giri di vantaggio su quella di Clemar Bucci. L’edizione 1948 del Gp di Sanremo vide anche la prima partecipazione della Ferrari, che chiuse al quarto posto con il francese Raymond Sommer (staccato di tre giri dal vincitore Ascari), che precedette rispettivamente di quattro e di cinque giri le Talbot-Lago del francese Louis Rosier e del monegasco Louis Chiron (l’unico monegasco assieme all’attuale ferrarista Charles Leclerc ad essersi aggiudicato il Gp di Monaco).
Il 3 Aprile 1949 andò in scena sul circuito cittadino di Ospedaletti la quarta edizione del Gp di Sanremo (disputata da monoposto di Formula 1), che vide la netta vittoria della Maserati e del pilota argentino Juan Manuel Fangio, al debutto nella gara ligure. Il Gp di Sanremo venne disputato su due gare della distanza di 45 giri ciascuna, la cui somma dei risultati raccolti avrebbe poi decretato l’ordine di arrivo finale.
Entrambe le gare videro il netto dominio della Maserati e di Fangio, con il pilota argentino che si aggiudicò la prima gara in 1h31’33”4 con 9.6 secondi di vantaggio su B.Bira (Maserati) e con 59.4 secondi sullo svizzero Toulo de Graffenried (Maserati), e la seconda gara in 1h29’55”2 con 25”8 su B.Bira (Maserati), con 1’45 di vantaggio sull’argentino Benedicto Campos (Maserati) e con 2’22” di vantaggio sullo svizzero Toulo de Graffenried (Maserati).
Ferrari ottenne come miglior risultato un quarto posto in Gara 1 e un quinto posto in Gara 2 con Felice Bonetto.
Così la Settimana INCOM 00274 dell’8 Aprile 1949 raccontò la vittoria di Juan Manuel Fangio, che due anni dopo si sarebbe aggiudicato il suo primo titolo mondiale in Formula 1 al termine di un intenso duello con il ferrarista Alberto Ascari, protrattosi fino all’ultima gara di campionato svoltasi sul circuito spagnolo di Pedralbes.
Anche la quinta edizione del Gp di Sanremo (andata in scena sul circuito di Ospedaletti il 16 Aprile 1950 sulla distanza di 90 giri, e presente nel calendario della Formula 1 come gara non valida per il Mondiale) vide la vittoria di Juan Manuel Fangio su Alfa Romeo 158. Se al via della gara la Ferrari (già in pole con Alberto Ascari) riuscì a posizionare in seconda e terza posizione anche le Rosse di Luigi Villoresi e del francese Raymond Sommer approfittando di una disattenzione di Fangio, il pilota argentino fu abile a recuperare prontamente il terreno perduto e a superare Ascari nel corso del 13°giro, andando così a prendere la testa della gara, che non avrebbe più lasciato fino al traguardo.
Fangio (Alfa Romeo) conquistò così il Gp di Sanremo con 1’01”1 di vantaggio sulla Ferrari di Luigi Villoresi (alle prese con un problema alle candele, ma ciò nonostante in grado di far registrare il giro più veloce nel corso dell’ultima tornata), e con 2 giri di vantaggio sulla Maserati del pilota argentino Alfredo Pian. Costretto al ritiro il ferrarista Ascari, che dopo aver subito il sorpasso ad opera di Fangio sembrava essere l’unico pilota in grado di impensierire il campione argentino, e che purtroppo nel tentativo di aumentare ulteriormente il proprio ritmo finì in testacoda, mettendo così fine alla sua gara.
La sesta edizione del Gp di Sanremo andò in scena sul circuito di Ospedaletti il 22 Aprile 1951 come gara non valida per il Mondiale di Formula 1 sulla distanza di 90 giri e vide la netta supremazia della Ferrari, che conquistò l’intero podio grazie alla vittoria di Alberto Ascari, che su Ferrari 375 precedette di 1’24”8 la monoposto gemella di Dorino Serafini, e di 2’02”8 la Ferrari 212 dello svizzero Rudolf Fischer. Costretto al ritiro Luigi Villoresi nel corso del 64°giro quando si trovava in seconda posizione per un contatto tra la sua Ferrari 375 e la Maserati 4CLT/48 di Reg Parnell, parcheggiata ai lati della strada dopo che il pilota britannico causa incidente era stato costretto al ritiro nel corso del 16°Giro.
Così la Settimana INCOM 00585 del 26 Aprile 1951 celebrava la vittoria di Ascari a Sanremo in quella che sarebbe stata l’ultima edizione del Gp intitolato alla Città dei fiori. Durante le prove del venerdì, infatti, il pilota belga Johnny Claes uscì fuori pista ad alta velocità a causa della rottura del freno sulla sua Talbot Lago T26C, uccidendo uno spettatore e ferendone molto gravemente altri tre. Claes riuscì a salvarsi ma decise di non partecipare alla gara domenicale, risultando piuttosto shockato da quanto avvenuto. L’incidente riportò alla ribalta la questione della sicurezza (con i motori delle monoposto avevano visto sempre più crescere la propria potenza), e per questo motivo gli organizzatori decisero di interrompere l’esperienza del Gp di Sanremo, il quale sparì dal calendario della Formula 1 senza mai avere la possibilità di poter diventare una gara ufficiale della massima serie motoristica.
Il tutto peraltro avvenne in un anno, il 1951, che aveva visto proprio la città di Sanremo ospitare la prima edizione del Festival della Canzone Italiana, quasi in un ideale passaggio di consegne tra la gara automobilistica e il Festival canoro, che festeggia quest’anno le sue 75 candeline.
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