Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912
Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi
Dalle novità regolamentari alle line-up delle squadre, dalle gomme Pirelli al calendario della stagione e alla copertura televisiva dei Gp: a pochi giorni dall'inizio del Mondiale torna puntuale il nostro vademecum sulla stagione 2025
Una poltrona per quattro. Parafrasando il celebre film natalizio diretto da John Landis e interpretato da Eddie Murphy e Dan Aykroyd, è questo lo scenario che aspetta la Formula 1 che festeggia il suo 75°compleanno (entrando così nel suo 76°anno di vita) con McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes pronte a battagliare per provare a conquistare sia il titolo piloti che quello costruttori.
Sono ancora negli occhi le immagini di Abu Dhabi che giusto tre mesi fa avevano visto la McLaren festeggiare il ritorno alla vittoria del titolo costruttori (dopo un digiuno durato 26 anni) con 14 punti di vantaggio sulla Ferrari al termine di una stagione 2024 che aveva visto nella sua primissima fase emergere la Red Bull, facendo temere un nuovo possibile dominio dopo quello maturato nel 2023. La realtà, però, è andata in tutt’altra direzione, regalandoci una stagione piuttosto intensa, che ha visto da Miami in poi la netta crescita della McLaren, capace con Lando Norris e Oscar Piastri di diventare in poco tempo la migliore squadra del lotto senza però in certi frangenti non riuscire a sferrare il colpo decisivo, una Ferrari in decisa risalita capace sopratutto nella seconda parte di campionato di mettersi alle spalle il difficile momento vissuto tra Montreal e Silverstone (che con il senno di poi è risultato decisivo per la mancata conquista del titolo costruttori) conquistando al termine della stagione ben cinque vittorie (due con Sainz in Australia e in Messico, tre con Leclerc a Montecarlo, a Monza e ad Austin), e arrivando all’ultima tappa di campionato ad Abu Dhabi a un livello tecnico quasi simile a quello McLaren. Una Red Bull che dopo aver dominato quattro delle cinque gare di campionato (Bahrain, Arabia Saudita, Cina e Giappone) ha cominciato ad evidenziare degli evidenti limiti tecnici sulla RB20, riuscendo alla fine a conquistare il quarto titolo piloti consecutivo con Max Verstappen non per degli evidenti pregi della monoposto ma grazie lo straordinario talento di cui è dotato il campione olandese. Il tutto senza dimenticare una Mercedes, capace di dare il massimo con temperature fredde (a dimostrazione di una finestra piuttosto stretta necessaria per far funzionare al meglio i propri pneumatici) al punto da aggiudicarsi nel corso della stagione quattro vittorie (due con Russell in Austria e a Las Vegas e due con Hamilton in Gran Bretagna e in Belgio), ma che al contempo ha evidenziato una certa incostanza nelle prestazioni.
È da qui, dunque, che riparte il Mondiale 2025, in quello che sarà l’ultimo anno delle attuali monoposto (in attesa poi che dal 2026 scendano in pista delle macchine caratterizzate dall’aerodinamica attiva e da power unit decisamente più semplificate), e con una situazione tecnica difficile da interpretare (anche alla luce delle condizioni climatiche insolitamente più fresche) dopo i tre giorni di test precampionato, andati in scena sul circuito del Sakhir in Bahrain dal 26 al 28 Febbraio scorsi.
Se la McLaren appare chiaramente come la monoposto da battere alla luce di una simulazione passo gara effettuata sia da Lando Norris che da Oscar Piastri impossibile da sostenere per i principali concorrenti (qualche dubbio persiste ancora sul giro secco, non avendo voluto né Norris né Piastri portare a termine le simulazioni su richiesta della squadra), al momento in cui scriviamo non è ancora ben chiaro chi possa essere il principale rivale del team di Woking tra Ferrari, Mercedes e Red Bull. La Ferrari SF-25 ha evidenziato una buona simulazione sul giro secco, ma nella simulazione del passo gara è parsa essere un po' più aggressiva sulle gomme (al contrario della SF-24 della passata stagione, che aveva fatto del suo essere gentile con le gomme in ottica gara il suo tratto distintivo), ma non è da escludere che questo problema possa essere legato al fatto di non essere ancora riuscita a trovare la corretta altezza da terra per far funzionare correttamente la monoposto (e in particolare la nuova sospensione anteriore pull-rod, dopo che negli ultimi anni in casa Ferrari era stata utilizzata all’anteriore una sospensione anteriore push-rod), e che tra lavoro al simulatore e prove in pista possa essere risolto nell’arco delle primissime gare. Il tutto in una squadra che ha visto l’arrivo dell’eptacampione del mondo Lewis Hamilton al fianco di Charles Leclerc, con il campione inglese desideroso di dare il suo contributo alla scuderia di Maranello per poter provare a conquistare l’ottavo titolo mondiale che lo renderebbe il campione iridato più vincente di tutti i tempi.
Con Hamilton approdato in Ferrari, la Mercedes (il cui passo gara nelle simulazioni effettuate nei test del Bahrain è sembrato simile a quello della Ferrari, se non leggermente superiore) ha deciso di affiancare a George Russell (promosso nel ruolo di capitano) il 18enne pilota italiano Andrea Kimi Antonelli, che nei test si è comportato piuttosto bene, ma che ora è atteso a una stagione il cui obiettivo principale deve essere quello di fare esperienza all’interno della categoria. Eventuali podi o vittorie saranno chiaramente un plus in vista della prossima stagione, in cui Kimi Antonelli dovrà (a quel punto si) dimostrare tutto il suo valore.
Difficile inquadrare al momento la Red Bull (alle prese con alcuni problemi tecnici nel corso della seconda giornata di test): con Lawson la RB21 non ha particolarmente impressionato, dando la sensazione di essere la quarta forza del campionato. Con Verstappen in pista, però, tutto cambia, con il pilota olandese seriamente intenzionato a puntare al quinto titolo piloti consecutivo in carriera, e con la Red Bull che nelle mani del pilota olandese improvvisamente recupera prestazione, al punto da risalire fino al ruolo di seconda forza del campionato.
Dopo le prime quattro squadre, c’è incertezza anche per il quinto posto, con una potenziale lotta a tre tra Aston Martin (sebbene nei test abbia fatto un po' più fatica del previsto, e con lo sguardo già rivolto al 2026, dove potrà contare sul genio di Adrian Newey, che giusto in questi giorni ha cominciato a lavorare alla monoposto della prossima stagione dopo il periodo di gardening leave, così come sulle power unit Honda dopo aver deciso di lasciare al termine della stagione corrente le power unit Mercedes), Alpine (che si è molto ben comportata sopratutto con Pierre Gasly in quello che sarà l’ultimo anno della power unit Renault, sostituita dal prossimo anno da quella Mercedes) e Williams (interessante sul giro secco sia con Albon che con l’ex ferrarista Carlos Sainz Jr, approdato alla corte del team di Grove con l’auspicio che la squadra guidata da James Vowles possa ben emergere il prossimo anno con l’avvento delle nuove power unit).
Ancora da inquadrare, infine, Racing Bulls (con Yuki Tsunoda destinato a giocarsi il suo sedile in ottica 2026 alla luce della crescita del giovanissimo pilota svedese Arvid Lindblad, che Red Bull vorrebbe quanto prima schierare nel team di Faenza), Haas (grande curiosità per la line-up totalmente rinnovata che vede al via Esteban Ocon e il giovanissimo Oliver Bearman (che ben si comportò con la Ferrari in occasione del Gp di Arabia Saudita come sostituto di Carlos Sainz Jr) e Sauber (anche in questo caso line-up rinnovata con Nico Hulkenberg e il giovanissimo campione brasiliano della F2 Gabriel Bortoleto), la quale a partire dal prossimo 1°Aprile potrà schierare dopo il periodo di gardening leave il nuovo Team Principal Jonathan Wheatley.
Una cosa, comunque, è certa: solamente le prime gare di campionato (non tanto l’Australia, quanto in parte Cina e con maggiore sicurezza Giappone) ci sapranno dare un quadro molto preciso in merito alle gerarchie del campionato 2025, in una stagione che quasi sicuramente vedrà le squadre dare il massimo per lo sviluppo nella prima parte della stagione per poi spostare buona parte delle risorse sul progetto 2026. Progetto da non sbagliare per nessun motivo al mondo.
1 di 6
AvantiCondividi
Link copiato