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F1 Grand Prix Of China - Previews

SHANGHAI, CHINA - MARCH 20: A view of the main straight during previews ahead of the F1 Grand Prix of China at Shanghai International Circuit on March 20, 2025 in Shanghai, China. (Photo by Meg Oliphant/Getty Images)© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Cina

La Formula 1 approda a Shanghai per la seconda prova del Mondiale 2025, che vedrà anche la disputa della prima Sprint stagionale

Mettersi alle spalle la deludente prestazione di Melbourne. Con questo approccio la Ferrari si presenta a Shanghai per il Gp di Cina (seconda prova del Mondiale 2025 di Formula 1 che vedrà anche la disputa della prima Sprint stagionale). Analizzando tutti i dati ricavati nel corso dello sfortunato weekend dell’Albert Park, la scuderia di Maranello ha potuto capire cosa non ha funzionato tra qualifica (Q3 in particolare) e gara in Australia, e si presenta sul suolo cinese con l’obiettivo di poter finalmente mostrare il potenziale effettivo della SF-25, non emerso completamente a Melbourne ed ora sotto esame nei prossimi due circuiti (Shanghai e Suzuka) decisamente più tecnici rispetto a quello dell’Albert Park. Rispetto all’esordio in Australia resta ancora da capire la dichiarazione rilasciata al termine delle qualifiche da Charles Leclerc relativa alla volontaria perdita di performance che la squadra era stata costretta a deliberare. Se in un primo l’ipotesi più accreditata era quella di un assetto con maggior carico aerodinamico pensato in ottica gara (dove la pioggia veniva data per certa, come in effetti poi è accaduto, sopratutto nell’ultima fase del Gp), un’altra ipotesi diffusa nel paddock nella giornata di domenica vedeva invece la necessità improvvisa nella giornata di sabato di aumentare l’altezza da terra della vettura (per evitare un eccessivo sfregamento del fondo a terra e di conseguenza una possibile squalifica), con conseguente peggioramento della prestazione cronometrica. Al momento, però, nessuna delle due ipotesi è stata confermata o meno dalla Ferrari, per cui al momento non è ancora ben chiaro cosa abbia portato alla perdita di prestazione cronometrica che la SF-25 può aver accusato tra la giornata di venerdì e quelle di sabato e domenica in Australia. Quello che invece è chiaro è che in Cina la Ferrari avrà bisogno di una prestazione la più convincente possibile per non cominciare a mettere seriamente in dubbio (già alla seconda gara) il progetto relativo alla SF-25.

Una cosa, comunque, è chiara: aldilà della prestazione che la Ferrari sarà in grado o meno di ottenere in Cina, la McLaren parte chiaramente come favorita, alla luce della dimostrazione di forza emersa non solo dai test precampionato del Bahrain, ma anche dal Gp d’Australia. Vero, qualcuno potrà obiettare dicendo che al termine della gara Norris ha vinto il Gp e Piastri è arrivato solo nono, ma è altrettanto vero che senza lo scroscio di pioggia che ha finito per caratterizzare l’ultima parte di gara quasi sicuramente avremmo assistito a una doppietta McLaren (con Norris davanti a Piastri) e con Verstappen sul terzo gradino del podio. La MCL39 ha impressionato non solo per l’efficienza aerodinamica ma anche e sopratutto sul passo gara, dove ha dimostrato una volta di più non solo di essere particolarmente gentile con le gomme, ma di consumarle davvero al minimo. Dimostrazione ne è il consumo nell’ultimo stint di gara delle gomme intermedie di Norris, che sembrano quasi nuove, con le scanalature presenti quasi perfettamente visibili, a dimostrazione di un consumo (o di un’usura quasi minimo).
Appare chiaro che in una situazione del genere Norris e Piastri non possano che partire favoriti in un weekend di gara che prevede peraltro la disputa della prima Sprint stagionale, e di conseguenza un’unica sessione di prove libere, che verrà utilizzata da tutte le squadre non solo per simulare la qualifica e in parte anche il passo gara, ma sopratutto per prendere confidenza con il nuovo asfalto dopo la riasfaltatura del circuito di Shanghai avvenuta durante la scorsa estate.

Così come in Australia la Red Bull si presenta in Cina con l’obiettivo di confermarsi seconda forza del campionato, potendo contare sull’ottimo stato di forma di Max Verstappen, e con Lawson chiamato a dare delle risposte dopo il deludente esordio di Melbourne. A differenza, però dalla gara australiana, per via del weekend Sprint sarà fondamentale scendere subito in pista con un buon assetto, aspetto su cui la Red Bull non sempre ha particolarmente brillato, come è capitato ad esempio proprio lo scorso weekend in Australia, con la RB21 salita alla ribalta solo nella giornata di sabato dopo le due prime sessioni di prove libere piuttosto deludenti.

Chiamata alla conferma è senza ombra di dubbio la Mercedes, che in Australia (nonostante un passo gara inferiore a quello McLaren) si è tutto sommato ben comportata, con una W16 apparsa ben bilanciata e semplice da guidare, con George Russell e Andrea Kimi Antonelli apparsi nel corso della gara perfettamente all’altezza della situazione, e con il 18enne pilota bolognese che in condizioni di pista piuttosto complicate per via della pioggia ha molto ben figurato.

Per uno strano scherzo del destino proprio McLaren, Red Bull e Mercedes (assieme ad Aston Martin) hanno accusato dei seri problemi logistici, con le monoposto dei suddetti team arrivate a Shanghai solamente nel pomeriggio di mercoledì, con un giorno e mezzo di ritardo rispetto alle altre squadre. Problemi sarebbero emersi anche per quanto concerne la ricezione del materiale Pirelli. Alla base del ritardo un problema tecnico all’aereo cargo destinato a trasportare sul suolo cinese tutto il materiale tecnico delle quattro squadre in oggetto, così come quello Pirelli. Ritardo che però non avrà ripercussioni sulla partecipazione delle quattro squadre alla FP1, in quanto la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) eccezionalmente per questo weekend di gara ha deciso di ridurre le ore di coprifuoco nella serata di mercoledì per consentire a tutti i team di poter scendere in pista nel corso della FP1. Detto cio, è indubbio come questo ritardo possa comunque rappresentare una sorta di fastidio per le squadre coinvolte, con i meccanici costretti a fare le ore piccole per sistemare al meglio i box.

Un cenno lo meritano, infine, le condizioni meteo, che a differenza dell’Australia, vedranno in Cina un weekend tutto sommato tranquillo e soleggiato, con la possibilità di qualche nuvola in più in occasione della gara, ma senza il pericolo pioggia.

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