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Il circuito cittadino più lungo presente in calendario, il secondo a livello assoluto dopo Spa per via dei suoi 6174 metri da ripetere per 50 volte. Lo Jeddah Corniche Circuit (confermato fino al 2027; dal 2028 farà il suo esordio il nuovo circuito di Qiddiya, caratterizzato da una curva alta addirittura 70 metri) ricorda molto le insidie di Montecarlo, con in più le alte velocità di punta fatte registrare a Monza, con la velocità media quantificabile intorno ai 250 Km/h (seconda solo a quella fatta segnare sul circuito brianzolo).
Lo Jeddah Corniche Circuit è costituito da 27 curve (11 a destra e 16 a sinistra). Poche le possibilità di sorpasso nonostante la presenza di ben tre zone DRS (nel rettilineo principale compreso tra curva 27 e curva 1, tra curva 20 e curva 22, e dalla zona di frenata di curva 27 fino al traguardo). Interessante la sequenza di curve in successione tra la 17 e la 22, che ricordano le curve Maggotts, Becketts e Chapel di Silverstone.
Da rilevare come in diverse zone del circuito non siano presenti vie di fuga (con i muretti a contornare numerose curve), per cui è pressochè scontato che nel corso della gara possa entrare in pista la Safety Car.
Viste le caratteristiche della pista che tendono ad esaltare l’efficienza aerodinamica, è logico prevedere che l’assetto preveda il minor carico aerodinamico possibile al fine di generare la minor resistenza all’avanzamento possibile unita a un’ottima deportanza.
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