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F1 Grand Prix of Japan

SUZUKA, JAPAN - APRIL 07: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing, Second placed Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing and Third placed Carlos Sainz of Spain and Ferrari celebrate with Craig Dear, Principal Aerodynamicist at Oracle Red Bull Racing on the podium the F1 Grand Prix of Japan at Suzuka International Racing Course on April 07, 2024 in Suzuka, Japan. (Photo by Peter Fox/Getty Images)© Getty Images

F1 Suzuka: doppietta Red Bull, Sainz terzo

Max Verstappen domina il Gp del Giappone precedendo il compagno di squadra Sergio Perez e il ferrarista Carlos Sainz Jr. Quarto Leclerc (ottima rimonta), quinta e ottava la McLaren con Norris e Piastri. Alonso sesto. Mercedes: settimo Russell, nono Hamilton

Red Bull: la vittoria di Verstappen e il secondo posto di Perez

Una vittoria netta, mai seriamente messa in discussione. Dopo esser stato costretto due settimane fa al ritiro in Australia per un problema al freno posteriore destro, Max Verstappen e la Red Bull ripartono dal Giappone dominando la gara su una pista come quella di Suzuka confermatasi essere congeniale alle caratteristiche tecniche della RB20, come dimostra anche il secondo posto finale di Sergio Perez, che regala alla scuderia austriaca la terza doppietta stagionale su quattro gare di campionato fin qui disputate. Tanti i dubbi sul passo gara dopo le difficoltà emerse nelle simulazioni del long run effettuate in FP1 e FP3, alla fine spazzate via dall’ennesima prestazione maiuscola di Verstappen, ma anche dalla prova di forza della squadra, che sotto pressione non ha esitato ad azzardare dopo la terza sessione di prove libere una modifica all’assetto, che ha portato a un deciso miglioramento in gara della monoposto.

Andando ad analizzare la gara, Verstappen riesce scattare molto bene sia al via, che in occasione della ripartenza avvenuta all’inizio del terzo giro (a causa dell’incidente avvenuto nel corso del primo giro in curva 3 tra la Williams di Alexander Albon e la Racing Bulls di Daniel Ricciardo, con la Direzione Gara costretta ad esporre la bandiera rossa per consentire la riparazione delle barriere di protezione), riuscendo così a mantenere la testa della corsa nei confronti di un Perez piuttosto arrembante (sopratutto in occasione della ripartenza). In questo primo stint di gara Verstappen cerca di dare un ritmo piuttosto moderato per non consumare eccessivamente le gomme alla luce del maggiore degrado previsto in pista per via delle temperature più alte rispetto ai giorni scorsi (22° aria, 40° asfalto). Ciò fa sì che il distacco tra Verstappen e Perez sia intorno ai cinque secondi nel corso del 15°giro, quando il pilota messicano si ferma ai box per effettuare la prima sosta, montando nuovamente un set di gomme medie.

Nel corso del 17°giro tocca a Verstappen effettuare la sua prima sosta, rientrando in pista in seconda posizione alle spalle del ferrarista Leclerc (impegnato su una strategia a una sola sosta), e al contempo davanti a Perez (rientrato in pista dopo la sosta in sesta posizione). Una volta superato Leclerc all’inizio del 21°giro, Verstappen non solo torna al comando della gara, ma a quel punto comincia a costruire il suo vantaggio nei confronti di Perez (risalito nel frattempo sino al quarto posto). Una volta che il pilota messicano avrà superato sia Norris (al termine del 22°giro all’altezza della Triangle Chicane) che Leclerc (approfittando di un lungo nel corso del 26°giro poco prima del tunnel) tornando in seconda posizione, il suo distacco nei confronti di Verstappen sarà superiore ai nove secondi e mezzo, salito poi a 11”699 al termine del 33°giro, quando Checo si fermerà ai box per la sua seconda e ultima sosta ai box per montare un set di gomme dure nuovo, tornando in pista in quinta posizione alle spalle non solo delle Ferrari di Sainz e di Leclerc (che nel frattempo aveva effettuato la sua unica sosta, montando un set di gomme dure nuovo), ma anche della McLaren di Norris .


Sul finire del 34°giro è Verstappen ad effettuare la seconda sosta, rientrando in pista (anch’egli con un set di gomme dure nuove) al secondo posto alle spalle della Ferrari di Sainz, che deve ancora fermarsi. Alle sue spalle Perez nel frattempo riesce a superare sia Norris (all’inizio del 35°giro), che Leclerc (36°giro) risalendo fino al terzo posto, che diventerà secondo nel corso del 37°giro in occasione della sosta ai box di Sainz, accusando un gap di 7”944 nei confronti di Verstappen. Il tre volte campione del mondo olandese giro dopo giro andrà ad ampliare il proprio vantaggio nei confronti del compagno di squadra (facendo registrare anche il giro più veloce nel corso della 50°tornata), andando a vincere il Gp del Giappone con 12”535 di vantaggio su Perez, e con 20”866, sulla Ferrari di Sainz, salita nel frattempo al terzo posto dopo aver superato la SF-24 gemella di Charles Leclerc.

Intervistato al termine della gara, Verstappen (alla terza vittoria consecutiva in Giappone) ha dichiarato che l’unico problema è stato in partenza, e che poi la macchina è andata sempre meglio. In tal senso ai microfoni di Sky, il campione olandese ha sottolineato in ottica gara quanto sia stato fondamentale modificare la macchina pensando al Gp, riuscendo così a sentirsi più a suo agio con la macchina, e al contempo a gestire meglio le gomme.

Soddisfazione anche da parte di Sergio Perez, secondo cui il fatto di esser andato più forte su un circuito come quello di Suzuka gli consentirà di andare forte ovunque.

La Red Bull esce dunque da Suzuka con la consapevolezza che quello dell’Australia è stato semplicemente un passo falso, ulteriormente avvalorato dal buon funzionamento degli aggiornamenti introdotti in questa gara.

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