Ricordando Ayrton Senna

Il passaggio in Lotus

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Approdato dunque, in Lotus, Senna anno dopo anno proseguirà il suo percorso di crescita, potendo contare su una monoposto maggiormente più competitiva (motorizzata nel biennio 1985-1986 dalla Renault, e nel 1987 dalla Honda): se nel 1985 in occasione della seconda gara di campionato (Gp Portogallo all’Estoril) arriva su pista bagnata la sua prima vittoria in Formula 1 con oltre un minuto di vantaggio sul secondo classificato (il ferrarista Michele Alboreto) a cui seguiranno quattro podi (secondo posto in Austria e nel Gp d’Europa a Brands Hatch, e due terzi posti in Olanda e Italia) nonché la seconda vittoria nella massima serie motoristica in Belgio sul circuito di Spa-Francorchamps andando a chiudere la stagione al quarto posto della classifica piloti, nel 1986 Ayrton bissa questo risultando ottenendo otto pole position, due vittorie (Spagna e Gp Usa sul circuito di Detroit) e ben otto podi complessivi (oltre alle due vittorie già citate, dobbiamo registrare anche quattro secondi posti in Brasile, Belgio, Germania e Ungheria, e due terzi posti a Monaco e in Messico).
Nel 1987 nonostante lo strapotere della Williams (anch’essa motorizzata Honda) Senna riuscirà almeno nella prima parte della stagione a rimanere in lotta per il titolo cedendo nella seconda parte del campionato, chiudendo al terzo posto nel Mondiale Piloti alle spalle dei piloti del team di Grove (Nelson Piquet e Nigel Mansell) con 57 punti, conquistando anche una pole (Imola), due vittorie (Monaco e Detroit), quattro secondi posti (San Marino, Ungheria, Italia e Giappone), e due terzi posti (Gran Bretagna e Germania). Senna arriverà secondo anche nell’ultima gara di campionato in Australia (sul circuito cittadino di Adelaide), ma la sua Lotus verrà in seguito squalificata in virtù di alcune irregolarità tecniche trovate sulla sua monoposto.