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Lando Norris e la prima vittoria in Formula 1© @McLarenF1

Lando Norris e la prima vittoria in Formula 1

Dopo 110 gare il giovane talento della McLaren festeggia il suo primo successo nella massima serie motoristica precedendo a Miami Verstappen (Red Bull) e Leclerc (Ferrari). Perez quarto, retrocesso al quinto posto Sainz

Ferrari: Leclerc terzo, Sainz quinto

©@ScuderiaFerrari

La Ferrari chiude la trasferta di Miami con la consapevolezza di esser stata la terza forza alle spalle di Red Bull e McLaren. Se in pista sia nello stint con gomma media che con quello effettuato con gomma dura si è potuto vedere (come nella Sprint) una Rossa che dopo i primi giri di riscaldamento gomma (in cui ha perso buona parte del gap venutosi a creare con Red Bull) riusciva con Leclerc sostanzialmente ad eguagliare le prestazioni cronometriche di Verstappen senza però essere in grado di avvicinarlo o di superarlo, nessuno all’interno della scuderia di Maranello si aspettava in gara la prestazione monstre della McLaren, resa possibile non solo dal talento di Lando Norris, ma anche e sopratutto dall’introduzione del pacchetto di aggiornamenti (aldilà del weekend Sprint) che alla fine ha funzionato.

Un coraggio nell’azzardare (quello McLaren) che è mancato alla scuderia di Maranello, secondo la quale non aveva senso portare a Miami anche una minima parte del pacchetto di aggiornamenti previsto rimandandolo alla prossima gara di campionato ad Imola , in quanto con una sola sessione di prove libere per via della gara Sprint non era possibile valutare bene l’efficacia della nuova soluzione proposta. Ragionamento corretto, quello Ferrari, ma un dato, ormai pare chiaro: il nuovo pacchetto di aggiornamenti alla luce dell’evidente crescita McLaren non può più essere rinviato. Ecco, quindi, perché la prossima gara di campionato ad Imola può rappresentare indubbiamente un passaggio fondamentale per la stagione della Rossa, e sopratutto potrà aiutare a capire quali potranno essere realmente le ambizioni della scuderia di Maranello per questa stagione.

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Al termine della gara non è quindi un caso se sia Leclerc (sopra raffigurato ed autore di un bellissimo sorpasso ai danni di Lewis Hamilton nel corso del 22°giro) che Sainz auspicano con l’introduzione degli aggiornamenti di poter riprendere la McLaren, e possibilmente lottare con Red Bull, fermo restando la superiorità della squadra austriaca.
Andando nei dettagli, nella consueta intervista rilasciata prima del podio Leclerc ha ammesso di aver avuto un pattinamento al via che non gli ha consentito di poter effettuare una buona partenza, così come ha poi visto Perez a destra che ha fatto un gran bloccaggio per via della scarsa aderenza in pista. Charles in quel frangente ha temuto ci potessero essere dei contatti, ma per fortuna non ci sono stati problemi e si è così potuto concentrare sulla sua gara, anche se non ha nascosto che anche oggi sulla sua Rossa mancava passo. Nel fare i complimenti a Norris per la vittoria, Leclerc ha auspicato un rapido arrivo degli aggiornamenti per poter riprendere almeno la McLaren.

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In quinta posizione, come detto, troviamo Carlos Sainz Jr, autore di una gara regolare che lo aveva visto chiudere sul traguardo al quarto posto, salvo poi venir penalizzato (retrocedendo al quinto posto) nelle ore successive alla gara per il contatto con Oscar Piastri nel corso del 39°giro ad altezza della curva 17, che ha costretto poi il pilota australiano a sostituire l’ala anteriore della sua McLaren, chiudendo così in tredicesima posizione.

Nel valutare l’episodio i commissari hanno addebitato la responsabilità del contatto a Sainz, affermando che la frenata tardiva all’ingresso di curva 17 ha portato poi il pilota spagnolo a mancare il punto di corda della curva, e che la perdita del retrotreno avrebbe determinato poi la collisione. Riconoscendo che senza la perdita di controllo del retrotreno (per via della scarsa aderenza presente in pista) non ci sarebbe stato alcun contatto e che il duello tra Sainz e Piastri sarebbe stato definito duro ma corretto, i commissari anziché infliggere 10 secondi di penalità e due punti sulla Superlicenza, hanno deciso di dimezzare la pena infliggendo al pilota spagnolo cinque secondi di penalità e un punto sulla Superlicenza. Una decisione, quella dei commissari, che, anche rivedendo le immagini televisive con molta attenzione, non convince a pieno.

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