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F1 Canada: vince Verstappen, disastro Ferrari© Motorsport Images

F1 Canada: vince Verstappen, disastro Ferrari

Il campione olandese si aggiudica per la terza volta consecutiva il Gp del Canada precedendo la McLaren di Lando Norris e le Mercedes di George Russell e di Lewis Hamilton. Piastri quinto. Ritirate le Ferrari di Leclerc e di Sainz

Disastro Ferrari: il ritiro di Leclerc e di Sainz

©@ScuderiaFerrari

Una gara da dimenticare. Se a Montecarlo la Ferrari aveva fortemente impressionato, in Canada la scuderia di Maranello di fatto non si è mai vista. Se in qualifica sia Leclerc che Sainz non erano mai stati in grado seriamente di lottare per la pole position venendo entrambi eliminati in Q2, in gara è andata addirittura peggio, con entrambi i piloti mai in grado di lottare per la vittoria o perlomeno per il podio, finendo anticipatamente la propria corsa.

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Nel caso di Leclerc la sua corsa è di fatto finita nel corso del secondo giro per via di un sospetto problema al motore (che a questo punto rappresenta un vero campanello d’allarme sul fronte dell’affidabilità, se consideriamo che a Imola il pilota monegasco era stato costretto a montare la terza power unit stagionale per motivi precauzionali dopo alcuni problemi rilevati sul motore montato a Miami due settimane prima, e che poco prima delle qualifiche del Gp di Monaco sempre per motivi precauzionali Charles era stato costretto a cambiare motore montando l’unità numero uno dopo che il sensore della temperatura dell’olio aveva segnalato un valore anomalo sulla power unit numero tre), con la squadra che costantemente ha richiesto al pilota monegasco di poter lavorare sul volante al fine di trovare una regolazione che potesse quantomeno provare invano a limitare il problema.

Non essendoci riuscito, nel corso del 29°giro la squadra decide di fermare Leclerc ai box per montare un set di gomme slick dure (ipotizzando un miglioramento delle condizioni meteo) e per fare un reset del motore al fine di risolvere definitivamente il problema. Non solo la scelta della gomma si rivelerà disastrosa (con la pioggia che uno-due giri dopo ricomincerà a cadere) costringendo il pilota monegasco a fermarsi nuovamente nel corso del 33°giro per montare un set di gomme intermedie), ma nel corso del 44°giro dopo esser stato doppiato da diversi piloti Leclerc viene invitato dalla squadra a ritirare la propria monoposto.

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Peggio ancora è andata a Carlos Sainz Jr, il quale pur non avendo i problemi al motore accusati da Leclerc non è mai riuscito (se non nella seconda parte di gara) a far segnare delle prestazioni cronometriche degne di nota, dando quasi la sensazione che aldilà dei problemi di motore di Leclerc la Rossa avesse sbagliato in maniera piuttosto significativa il set-up per qualifiche e gara, non riuscendo in alcun modo a scaldare correttamente le proprie gomme.
Dopo aver danneggiato l’endplate dell’ala anteriore in occasione di un contatto con la Sauber di Valtteri Bottas, nel corso del 54°giro Sainz finisce con il perdere il controllo della sua monoposto andando a pizzicare eccessivamente il cordolo di curva 8-9 (ancora bagnato), finendo così in testacoda e coinvolgendo purtroppo anche la Williams dell’innocente Alexander Albon (autore fino a quel momento di una buona gara), andato ad impattare contro il muro. Gara finita per lo spagnolo, che riesce comunque a riportare ai box la sua monoposto.

Intervistati al termine della gara, entrambi i piloti Ferrari hanno manifestato comprensibilmente la propria delusione. Leclerc ai microfoni di Sky non ha nascosto che il fatto di cambiare spesso i motori non rappresenta un buonissimo segnale, e che andando un secondo e mezzo più piano è stata una gara difficile da gestire perché oltre alla perdita velocistica in rettilineo doveva fare mille cose sullo sterzo, andando ad addebitare esclusivamente al motore le difficoltà occorse nella gara domenicale.

Se il team Principal Ferrari Frederic Vasseur intervistato da Sky ha addebitato le difficoltà accusate in gara nel caso di Leclerc ai problemi occorsi al motore (con una perdita di 80 cavalli) e nel caso di Sainz a un presunto problema al fondo e all’ala posteriore occorso in occasione di un contatto con Ricciardo e Bottas auspicando in una stagione che sarà caratterizzati da alti e bassi di non assistere più a bassi come quelli occorsi questo weekend a Montreal, Sainz (nello scusarsi con Albon per l’incidente) sempre ai microfoni di Sky non ha mai fatto riferimeno ad alcun problema al fondo o all’ala posteriore, sostenendo che in gara non c’era molto passo e che il tuttodeve essere analizzato, visto che in nessuna condizione del weekend sono andati forti. Solo con le gomme slick nel finale aveva cominciato ad andare più forte e a prendersi più rischi, commettendo però un errore che di fatto ha messo fine alla sua gara.

Una Ferrari che esce dunque da Montreal con le osse rotta, sperando nella prossima gara di campionato al Montmelò di poter ritrovare quella competitività emersa con i nuovi aggiornamenti nelle ultime gare di Imola e di Monaco.

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