Dossier: la Formula 1 e le monoposto 2026

Il Regolamento 2026 e i chiarimenti di Nicholas Tombazis a Sky

Dopo aver presentato il nuovo Regolamento 2026, il Responsabile Monoposto FIA Nicholas Tombazis è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, rispondendo alle domande dell’inviata Mara Sangiorgio, del conduttore Davide Camicioli, e dei piloti Ivan Capelli e Vicky Piria.

Dinanzi alle perplessità delle squadre (secondo cui con le monoposto 2026 il rischio maggiore è quello di andare molto forte in rettilineo, ma di essere molto più lenti in curva), Nicholas Tombazis ha fatto presente ai microfoni di Sky che quanto presentato è solo una Bozza del Regolamento 2026 in quanto non è stato ancora approvato dal Consiglio Mondiale della FIA (votazione prevista per fine mese), e che anche dopo la sua approvazione sarà possibile modificare le regole presenti all’interno della bozza, in quanto la stessa FIA (che ha messo l’asticella piuttosto bassa) è consapevole del fatto che le prestazioni delle monoposto 2026 dovranno essere ottimizzate, così come la velocità in curva, e che i successivi affinamenti verranno fatti nei prossimi mesi consultando tutte le squadre. Aldilà della sostenibilità ambientale (grazie ai nuovi biocarburanti) e delle nuove power unit, Tombazis si dice sicuro del fatto che le novità introdotte a partire dal 2026 consentiranno di avere più duelli ravvicinati tra le monoposto in pista, oltre al fatto che le monoposto del prossimo futuro riusciranno a stare maggiormente in scia rispetto a quelle attualmente utilizzate.
Alla domanda di Ivan Capelli relativa all’Override e in particolare sulla modalità in cui verrà coinvolto il pilota e sul numero di volte in cui il pilota stesso lo potrà utilizzare, Tombazis ha risposto invitando a considerare l’Override come un sistema equivalente (e al contempo sostituivo) al DRS, con le regole sportive che verranno maggiormente definite nei prossimi mesi. Indicativamente sarà simile al DRS. Sarà invece sempre presente l’aerodinamica attiva sia in rettilineo (X-Mode) che al momento di affrontare una curva (Z-Mode), con i piloti che potranno cambiare l’incidenza delle ali. Ci saranno delle zone in cui il pilota non potrà intervenire sull’incidenza, come ad esempio in curva o in frenata, o anche in condizioni di pista bagnata.