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L’eliminazione della Germania dal Mondiale in Cile fu decisiva per la creazione del nuovo campionato. Dal duopolio Bayern-Mönchengladbach al dominio dei bavaresi: la storia della massima lega tedesca
28 luglio 1962. È questo il Day One, o per dirlo alla tedesca l’erster tag, della Bundesliga, la massima serie professionistica del campionato tedesco di calcio. Il progetto ottenne il definitivo lasciapassare al Westfalenhalle di Dortmund esattamente 59 anni fa, prevedendo contestualmente una sorta di professionismo, con una larghissima maggioranza: 103 delegati favorevoli contro 23 contrari. Un passo necessario che subì un'accelerazione dopo l'eliminazione della Germania, che già aveva conquistato il primo alloro iridato nel 1954, ai quarti di finale del Mondiale in Cile contro la Jugoslavia. Facendo un passo indietro, il calcio tedesco iniziò a muovere i suoi primi passi con la formula dei tornei regionali: i vincitori di ciascun raggruppamento accedevano alla fase finale nazionale per contendersi il titolo. La prima stagione a essere disputata con la nuova formula e la nuova denominazione è quella 1963-64. Si parte il 24 agosto 1963, e il primo gol della Bundesliga lo segna Timo Konietzka del Borussia Dortmund dopo meno di un minuto dall'inizio della partita contro il Werder Brema. Al termine della stagione, a fare festa è il Colonia, che si aggiudica così il suo secondo titolo, il primo della storia della Bundesliga.
La stagione successiva segna l’esordio nel campionato di due squadre destinate a diventare delle vere e proprie corazzate in territorio nazionale e internazionale: si tratta del Bayern Monaco, tra le cui fila inizia a muovere i primi passi un certo Gerd Müller, icona del calcio tedesco, e il Borussia Mönchengladbach. Ben presto le due compagini si ritroveranno a scambiarsi il posto sul gradino più alto del podio. Inizia, infatti, un vero e proprio duopolio che vede le due formazioni trionfare per nove stagioni consecutive: quattro affermazioni per i bavaresi e cinque per i Puledri. Nel 1971-72 il Bayern Monaco mette a segno 101 reti, record che resiste ancora oggi, permettendo a Beckenbauer di vincere il suo primo Pallone d’Oro e a Gerd Müller di salire sul trono dei marcatori con 40 reti stagionali, record battuto da Lewandowski nella stagione 2020-21 (41 gol). Anche il massimo riconoscimento individuale del calcio, il Pallone d’Oro, diventa una questione del campionato tedesco. Dopo Beckenbauer, infatti, trionfa nel 1977 il danese del Mönchengladbach Simonsen e nei due anni successivi l’inglese dell’Amburgo Kevin Keegan. L’egemonia di Bayern e Borussia si spezza nel 1978, quando a trionfare è il Colonia, che arriva comunque a pari punti con il Mönchengladbach ma vince per la differenza reti. A nulla serve il successo per 12-0 dei Puledri contro il Borussia Dortmund all’ultima giornata, se non per aggiornare il libro dei record: si tratta, infatti, della vittoria più larga nella storia della Bundesliga. A laurearsi capocannoniere per la settima e ultima volta è Gerd Müller, ma insieme a lui c’è l’omonimo Dieter, unico calciatore del campionato tedesco in grado di mettere a segno sei gol in una sola partita.
Con il passare degli anni il divario tra il Bayern Monaco e le altre squadre è diventato sempre maggiore, tanto che i bavaresi comandano l’albo d’oro del campionato tedesco (si contano quindi anche le vittorie prima dell’istituzione della Bundesliga) con 31 trionfi, staccando il Norimberga, secondo a quota 9. Con la retrocessione dell'Amburgo nel 2018 (celebre l’orologio dello stadio che ricordava la permanenza in Bundesliga), nessuna squadra può vantare il prestigioso record di aver preso parte a tutte le edizioni fin qui disputate.
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